Inchiesta

Quali sono i clan di camorra più potenti della zona di Calvizzano | La storia e i protagonisti, il clan Orlando

Quali sono i clan di camorra più potenti della zona di Calvizzano? L’organizzazione criminale più potente del mondo è la camorra. A dichiararlo è la Dia, il Reparto di Investigazione di massimo livello, la cui relazione 2023 aggiornata è stata di recente pubblicata dal Ministero dell’Interno. Le indagini svolte su oltre 200 famiglie di camorra hanno permesso di identificare migliaia di affiliati operanti in Campania, in altre regioni italiane e nazioni. Inoltre, la camorra, presente in diversi continenti, fattura annualmente centinaia di migliaia di milioni di euro. Il resoconto che segue riguarda il più potente clan di Calvizzano, il clan Orlando

Camorra: il clan più potente della zona di Calvizzano, il clan Orlando, la storia

La famiglia Orlando, imparentata e avente interessi convergenti con la nota famiglia Nuvoletta, già negli anni ‘50, si inserì nella gestione illecita del mercato ortofrutticolo e del contrabbando di sigarette nel napoletano.

La famiglia Nuvoletta, organizzazione criminale legata a Cosa nostra ed esponente di essa sul territorio campano, ebbe il periodo di massimo potere tra gli anni ‘60 e gli anni ‘90.

La famiglia Nuvoletta fu coinvolta in diverse faide, tra le quali quella contro la Nco di Raffaele Cutolo, detto ‘o professore vesuviano.

L’organizzazione dei Nuvoletta fu tra le fondatrici e parte integrante dell’alleanza nota come “Fratellanza napoletana”, o anche “Onorata fratellanza”, che alla fine sconfisse la Nco de ‘o professore vesuviano.

Raffaele Cutolo
Raffaele Cutolo

Fratellanza napoletana, o Onorata fratellanza:

  • famiglia Nuvoletta
  • famiglia Polverino
  • famiglia Orlando
  • clan Maisto
  • clan Lubrano-Ligato
  • clan Gionta
  • clan D’Alessandro
  • clan Licciardi
  • clan Mallardo
  • famiglia Bardellino
  • clan Giuliano
  • Cosa nostra – “corleonesi”

Nuova camorra organizzata, o Nco:

  • Raffaele Cutolo
  • Rosetta Cutolo
  • Vincenzo Casillo

Alleati della Nco:

  • clan Puca
  • clan Belforte
  • clan Graziano
  • clan D’Agostino-Panella
  • Nuova camorra pugliese
  • ‘ndrina De Stefano
  • ‘ndrina Varone
  • ‘ndrina Piromalli
  • ‘ndrina Mammoliti
  • ‘ndrina Pino
  • banda della Magliana
  • Francis Turatello

La rottura tra la famiglia Nuvoletta e la famiglia Bardellino

Mentre la Nco, stava per essere sconfitta sul territorio campano, un’altra guerra imperversava sul territorio siciliano, la “seconda guerra di mafia”, un altrettanto feroce conflitto, interno a Cosa nostra.

Calvizzano Borgo

La rottura, tra la famiglia Nuvoletta e la famiglia Bardellino, ne fu una collaterale conseguenza.

La fazione dei “corleonesi”:

  • Salvatore Riina
  • Bernardo Provenzano
  • Leoluca Bagarella
  • Michele Greco
  • Bernardo Brusca
  • Raffaele Gangi
  • Francesco Madonia

Contro la fazione formata dalle famiglie Inzerillo, Badalamenti e Bontate:

  • Stefano Bontate
  • Salvatore Inzerillo
  • Rosario Riccobono
  • Salvatore Scaglione
  • Gaetano Badalamenti
  • Tommaso Buscetta

Gli scontri interni a Cosa nostra, inevitabilmente, coinvolsero anche le famiglie referenti sul territorio campano.

clan Orlando
clan Orlando

In Campania, gli schieramenti principali, erano formati dai Nuvoletta-Gionta-D’Alessandro, contro gli Alfieri-Galasso-Bardellino. Molti altri clan, come quello dei Casalesi, furono trascinati nei contrasti.

Ad esempio, Antonio Bardellino, capo storico del clan dei Casalesi, fu tra i primi affiliati a Cosa nostra siciliana, sul territorio campano. Antonio Bardellino, molto legato a Tommaso Buscetta, con quest’ultimo fu anche socio in affari.

A sancire la fine del lungo rapporto tra i Nuvoletta e i Bardellino, fu l’omicidio di Raffaele Ferrara, detto Papele ‘e Magliarano e il successivo arresto di Antonio Bardellino in Spagna, che però, fu rilasciato dopo poco tempo.

Raffaele Ferrara, fu ucciso da Vittorio Vastarella, detto “naso ’e cane”, un malavitoso di Villaricca.

Il decadimento della famiglia Nuvoletta: i clan Polverino e Orlando

Al fianco della famiglia Nuvoletta, oltre a quella degli Orlando, c’era un’altra famiglia importante e confederata, la famiglia Polverino.

Successivamente ad una sequenza di eventi, comprese faide, lotte intestine ed attacchi subiti dalle Interforze dello Stato, arrivò la fase di decadimento della famiglia Nuvoletta.

Calvizzano
Calvizzano

La famiglia Polverino, con a capo il boss Giuseppe Polverino, ereditò territori ed affari e gli Orlando scelsero di seguire il nuovo ras.

Poi, tra gli anni ‘90 e 2000, anche la famiglia Orlando acquisì gran parte dei territori e degli affari dei “decaduti“ Nuvoletta e fu considerata anch’essa indipendente.

Cosí, fu fondato il clan Orlando, capeggiato dal boss Antonio Orlando, detto ‘o mazzolino.

Il clan Orlando e i Polverino decisero di entrare nel traffico di hashish e crearono rapporti diretti, soprattutto con fornitori del Marocco.

operazione Carabinieri

Il clan Orlando dopo l’indipendenza

Il clan Orlando, ormai indipendente, poteva comunque contare su storiche e nuove alleanze, strette con forti organizzazioni criminali.

Cosí, riuscì ad avere il controllo su Melito, Quarto e zone limitrofe ed estese e consolidò il proprio dominio su Calvizzano, dove creò una roccaforte militare ed un’area sicura per i propri affari illeciti.

Il clan Orlando, si inserì nel tessuto sociale e amministrativo dei territori sotto il proprio controllo e ne trasse profitti economici e di potere.

Ovunque ci fosse stato un circuito di soldi, pubblici o privati, gli uomini del clan Orlando erano presenti e il clan doveva avere la sua percentuale.

Inoltre, una delle costanti fonti di guadagno che portava nelle casse dell’organizzazione criminale Orlando, enormi quantità di denaro illecito, era la creazione e la gestione delle piazze di spaccio.

Clan Orlando: aprile 2017, operazione delle Interforze dello Stato, alcuni arresti eccellenti e custodie cautelari

  • Raffaele Orlando – nato a Marano di Napoli, nel 1954
  • Angelo Orlando – nato a Napoli, nel 1979
  • Castrese Carbone – nato a Napoli, nel 1980
  • Raffaele Veccia – nato a Napoli, nel 1977
  • Mario Sarappo – nato a Napoli, nel 1969
  • Giuseppe Assenzo – nato a Napoli, nel 1969
  • Salvatore Trinchillo – nato a Mugnano di Napoli, nel 1961
  • Cristoforo Chianese – nato a Villaricca, nel 1971
  • Chiara Catuogno – nato a Napoli, nel 1979
  • Vittorio Felaco – nato a Mugnano di Napoli, nel 1992
  • Crescenzo Muoio – nato a Villaricca, nel 1963

L’arresto del boss Antonio Orlando

Antonio Orlando, fu inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia. Dopo 15 anni di latitanza, il reggente del clan Orlando, ‘o mazzolino, nel novembre 2017, fu arrestato dagli Operatori dell’Arma dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, in un appartamento a Mugnano.

Antonio Orlando
Antonio Orlando

Su richiesta della Dda di Napoli, furono emesse 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione di tipo camorristico.

Relazione Dia

Dalle indagini svolte sul campo, riportate nella relazione Dia aggiornata al 2023 e pubblicata dal Ministero dell’Interno, si evince che il clan Orlando è egemone sul territorio di Calvizzano, Quarto, Melito di Napoli e zone limitrofe.

L’organizzazione criminale in oggetto ha dimostrato notevoli capacità di infiltrazione nelle amministrazioni pubbliche e nella manipolazione di gare d’appalto.

Il clan Orlando, con i suoi interventi illeciti ha determinato lo scioglimento di diverse giunte comunali nel napoletano.

Per tali motivi, le autorità e gli organi di competenza hanno preso drastici provvedimenti e nominato commissari tecnici.

Il clan Orlando, in alcuni comuni come Calvizzano, attraverso attività e influenze criminali ha spinto i funzionari dello Stato a rimandare diverse volte le votazioni amministrative.

Il clan Orlando oggi

Conseguentemente a diversi maxiblitz delle Interforze dello Stato attuati nei confronti del clan Orlando e, anche in seguito ad accadimenti di tipo naturale, gli elementi della storica linea di comando dell’organizzazione sono stati arrestati, o sono deceduti.

Nonostante tali eventi avessero potuto determinare un decadimento del clan, diversamente, non hanno causato nessuna fatale disarticolazione.

Una discendenza di tipo familiare e un massiccio potenziamento “militare”, attuato grazie all’appoggio di fedelissimi e irriducibili componenti, ha permesso un riassetto e la continuità del clan Orlando.

Il traffico di sostanze stupefacenti e di armi, la gestione di piazze di spaccio, estorsioni imposte ad attività commerciali, ad aziende edili e la gestione dei rifiuti, costituiscono una buona parte degli affari illeciti.

Tali affari, fanno entrare nelle casse del clan Orlando centinaia di milioni di euro.

Inoltre, l’organizzazione si è inserita negli affari più cospicui e meno rischiosi degli investimenti in appalti di opere pubbliche, attraverso faccendieri, imprenditori, funzionari e politici sottoposti al clan.

Il clan Orlando, sfruttando prestanomi, ha creato società finanziarie, per effettuare investimenti e compravendita di terreni, di immobili, di attività commerciali e di ristorazione, riciclando, così, il denaro illecito.

Avendo dimostrato notevoli capacità di rigenerazione e di evoluzione, nonché di potenziamento “militare” e “manageriale”, il clan di camorra più potente della zona di Calvizzano è il clan Orlando.

Giuseppe De Micco

Giuseppe De Micco è un giornalista di inchiesta. Si occupa soprattutto di criminalità organizzata in Campania

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