Politica

Sant’Antonio Abate, il bando per il pacco alimentare

SANT’ANTONIO ABATE. Il comune di Sant’Antonio Abate ha aderito al progetto del Banco Alimentare – “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”, proposto dal Banco Alimentare Campania onlus di Castel San Giorgio – che prevede la distribuzione mensile, in favore di famiglie bisognose, di alimenti di prima necessità.

L’iniziativa è finalizzata all’individuazione di n. 220 famiglie, in condizione di disagio socio-economico e ambientale, cui sarà garantita la consegna gratuita mensile di un “Pacco alimentare” contenente generi di prima necessità.

Requisiti per il pacco alimentare

REQUISITO PRINCIPALE: Valore ISEE uguale o inferiore a € 7.500,00;

SCADENZA BANDO: 20/03/2018 ALLE ORE 12.00

I modelli possono essere ritirati presso l’ufficio politiche sociali del comune o scaricabili dal sito istituzionale.

Il commento dell’assessore

“Questo è un progetto fortemente voluto dall’amministrazione Varone – ha affermato l’assessore al ramo Anna Iolanda D’Antuono – perché è mirato a soddisfare i bisogni primari delle famiglie che sono sempre al centro delle nostre politiche sociali. Con questo tipo di aiuto si mira soprattutto a garantire la dignità di tutti coloro che hanno delle difficoltà economiche. Abbiamo rilevato, attraverso un questionario, che l’iniziativa è stata molto apprezzata dalle famiglie e quindi si è fatto di tutto per rifinanziarla. Ogni mese distribuiamo un pacco con una serie diversificata di prodotti che rispondono alle varie esigenze; spesso cerchiamo anche prodotti specifici, come per esempio quelli per celiaci. Non siamo noi a stabilire il contenuto del pacco perché si tratta di prodotti che le grandi aziende autonomamente destinano, senza pubblicità, agli aiuti umanitari. Le famiglie locali in stato di bisogno sono tante perciò mi rimetto al buon cuore delle persone chiedendo loro di fare richiesta del pacco solo se ne hanno veramente bisogno e soprattutto di n o n sprecare nulla così come è accaduto qualche settimana fa quando del latte è stato abbandonato lungo una strada cittadina. Qualora se ne facesse richiesta, e poi i richiedenti si rendessero conto che il contenuto del pacco non è adeguato o semplicemente se ne può fare a meno, si può tranquillamente fare una rinuncia dando una possibilità a chi ne ha più bisogno. Perciò faccio appello al buon senso di ognuno, sperando che ci si comporti in maniera responsabile affinché questo progetto persegua realmente i fini per cui è stati attuato: aiutare chi ha bisogno combattendo lo spreco alimentare”.

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