Cronaca

La “tombola della camorra”: cartelle a prezzi alti e pistole in premio

NAPOLI. Nel capoluogo campano il gioco della tombola è una tradizione secolare che ogni anno intrattiene migliaia di famiglie durante il periodo natalizio.

Tuttavia anche questo divertente e innocuo passatempo ha conosciuto le sue degenerazioni. Si tratta della cosiddetta “tombola della camorra”, in voga soprattutto negli anni Ottanta e Novanta e tornata di moda negli ultimi tempi. In particolar modo quest’usanza sta conoscendo una nuova fase ascendente soprattutto nella periferia orientale di Napoli. Il nuovo centro della “tombola della camorra” sembra essere infatti San Giovanni a Teduccio, precisamente nella zona del Bronx.

 

Tombola, racket e pistole

 

A spiegarlo, in un’inchiesta su Stylo24, è Giancarlo Tommasone che parla di vere e proprie “riffe” in cui i premi sono pistole e kalashnikov, come testimoniato proprio da un affiliato di un clan di San Giovanni.

Le modalità di questa particolare versione della tombola sono molto semplici: i camorristi organizzano il “gioco” spingendo i commercianti della zona ad acquistare una o più cartelle a prezzi elevatissimi. I premi promessi sono prestigiosi, come borse firmate o smartphone costosi.

L’estrazione prevede un vincitore che corrisponde a colui che ha sulla cartella acquistato il primo numero estratto sulla ruota di Napoli. Naturalmente, fino a questo momento, non ha mai vinto nessun commerciante e, soprattutto, i premi non sono quelli promessi. Anzi, si tratta di pistole o kalashnikov.

Come nel caso della tombola tradizionale, anche la versione organizzata dai clan rispetta ricorrenze e tradizioni. Spesso si tiene in occasione di festività come Natale, Pasqua e Ferragosto. Non a caso, l’ultima risale proprio alla scorsa estate ed è stata tenuta a Ischia.

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