Cronaca

Antonio Natale, oggi i funerali in forma privata del 22enne ucciso a Caivano

Per il 22enne solo una benedizione della salma presso il cimitero di Caivano

Si sono svolti questa mattina, sabato 30 ottobre, in forma privata, i funerali di Antonio Natale, il 22enne ucciso a Caivano. Per il 22enne solo una benedizione della salma presso il cimitero di Caivano

Oggi i funerali di Antonio Natale in forma privata a Caivano

“Quello che ci hanno raccontato sull’autopsia è qualcosa di terrificante”. Lo ha detto il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli che questa mattina ha preso parte all’ultimo saluto ad Antonio Natale. Nessun funerale per il 22enne, ma solo una benedizione – in forma privata – presso il cimitero di Caivano.

La mamma distrutta dal dolore

“Quando ho abbracciato quella mamma mi è sembrato di abbracciare tutte le mamme del mondo. Non avete idea di quella scena, quando quella mamma accarezzava la foto del figlio come se fosse ancora vivo. Quasi schiantata. Non so come un genitore possa sopravvivere alla morte di un figlio. Anche nel caso di un ragazzo, come Antonio, che aveva preso una brutta strada”, ha detto Borrelli in una diretta social.

“Quella mamma lo amava così tanto da denunciarlo, ma non è riuscita a salvarlo. Questa donna, questa mamma non va lasciata sola. Questa famiglia va sostenuta, tutte le persone per bene di Caivano vanno sostenute. Perché non ci siano più degli Antonio Natale”, ha concluso.

Antonio Natale ucciso a Caivano: cos’è successo

Il corpo era stato rinvenuto nel pomeriggio del 18 ottobre. Era in avanzato stato di decomposizione, tanto che il riconoscimento era stato effettuato grazie ai vestiti ed ai tatuaggi. Impossibile stabilire prima dell’autopsia la data del decesso, ma con tutta probabilità la morte risale a diversi giorni prima del ritrovamento, verosimilmente al giorno della scomparsa, quando del ragazzo si erano perse le tracce.

Il giorno della sparizione

La storia comincia lo scorso 4 ottobre, quando Antonio Natale sparisce. A ricostruire le ultime ore è la madre, Anna, che racconta che il ragazzo è uscito di casa intorno alle 16 per andare a fare delle compere a Napoli. È andato, dice, con un suo amico, un certo Domenico. Poi, però, la donna viene a sapere che c’erano anche due parenti di quest’ultimo, Francesco ed Emanuele. Tre persone con cui Antonio aveva litigato violentemente pochi giorni prima.

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