Cronaca

Arresto Di Lauro: è caccia al tesoro del boss

Dopo l’arresto di Marco Di Lauro, l’obiettivo degli inquirenti sono le centinaia di milioni accumulate dal clan che ha sempre giocato su due tavoli, quello della droga e quello dell’economia.

Caccia aperta al tesoro dei Di Lauro

Con l’arresto del boss latitante Di Lauro, gli inquirenti stanno indagando su una pista: il marchio di fabbrica della Di Lauro Company.
Impresa non facile visto che Vincenzo, la mente finanziaria del clan, ha già fatto sapere che i soldi che ha fatto girare per comprare un bar e un ristorante a poca distanza dalla casa di famiglia in via Cupa dell’Arco, e un supermercato nel centro della città, non provengono dagli incassi della polvere bianca, ma dal risarcimento ottenuto dall’assicurazione dopo la morte del fratello Domenico, deceduto in un incidente stradale poco prima dell’inizio della faida del 2004.
Più di un milione di euro che si vanno ad aggiungere alle centinaia di migliaia di euro intascati da Cosimo, il primo dei nove Di Lauro boys, incappato in un altro incidente di moto che gli danneggiò il ginocchio.

 

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