Curiosità

Editoria, i libri sotto l’albero di Natale

NAPOLI. Scrivere nuove pagine indimenticabili che rendano l’esperienza della lettura un patrimonio comune, raccontare una storia che coinvolga Napoli e i suoi lettori, in un bellissimo gioco di scambi in cui ogni vicolo, paesaggio, colore, suono e profumo possa assumere una carica narrativa tutta nuova. È il messaggio lanciato sulla pagina Facebook ufficiale di Napoli Città Libro , la rassegna organizzata dal Comitato Liber@arte, che unisce gli editori napoletani Rosario Bianco, Diego Guida e Alessandro Polidoro.

Ma in un’epoca in cui il libro tradizionale ha ceduto il posto agli e-book e alle nuove tecnologie, c’è ancora un futuro per l’editoria? Ne abbiamo parlato con Diego Guida, presidente nazionale del gruppo Piccoli Editori dell’AIE, l’ Associazione Italiana Editori aderente a Confindustria.

 

Diego Guida è da poco ritornato dalla Feria Internacional del Libro de Santiago del Cile, dove l’editoria napoletana è stata protagonista. Com’è andata?

“Purtroppo i problemi dell’editoria si riscontrano anche oltreoceano. Noi piccoli editori incontriamo molte difficoltà e in Cile la situazione è ancora più grave. Il mercato cileno stenta a superare i confini nazionali, anche a causa di una tassazione che è molto più alta della nostra. Speravo di trovare un mercato comune in lingua spagnola, anche se l’unica casa editrice più grande, che ha sedi in tutti i paesi latino-americani, oltre che in Spagna, e che traduce in spagnolo gli autori italiani, è il Fondo de cultura economica. In Italia va decisamente meglio”.

Il rapporto sullo stato dell’editoria del 2016, a cura dell’Aie, sottolinea che le case editrici italiane si dimostrano più capaci di operare sui mercati internazionali. Il vero problema riguarda la bassa percentuale di lettori che in Italia si attesta su una media del 40,5%, ben al di sotto del 62,2% della Spagna, del 68,7% della Germania, dell’84% della Francia fino al 90% della Norvegia.

La situazione è peggiore al Sud. Infatti, mentre tra Nord Est e Nord Ovest la percentuale dei lettori è pressoché simile (48,7% e 48,5%), nel Centro Italia i lettori sono il 42,7%. Il crollo è nel Sud in cui i lettori sono il 27,5%. Il 30,7% di lettori nelle Isole presenta delle differenze come quella che c’è tra la percentuale di lettori in Sardegna (45,7%) e Sicilia (25,8).

Dunque i segnali positivi ci sono, ma la ripresa è ancora lunga.

“L’indagine dell’Istat sui libri, relativa al 2017, sarà ufficializzata durante la Fiera nazionale della piccola e media editoria, che si svolgerà da mercoledì 6 a domenica 10 dicembre, ma posso anticipare che la situazione è meno triste di quanto possa apparire. Nel 2016 si è registrata una crescita del fatturato del +1,2%”.

“Abbiamo ottenuto – rivela in anteprima ai lettori de L’Occhio di Napoli – il patrocinio del Mibact per poter utilizzare il logo del Centro per il libro e la lettura, che è la parte operativa del Ministero nell’ambito della lettura”.

Ma parliamo di “Napoli Città Libro”. L’ultimo appuntamento ha visto come ospite lo scrittore e intellettuale algerino Kamel Daoud. Come mai questa scelta?

“Giovedì 23 novembre è uscito il suo ultimo libro – Le mie indipendenze –  e domenica abbiamo colto l’occasione per invitarlo.  Non ci aspettavamo che Napoli avrebbe risposto così bene all’incontro con il ‘Saviano algerino’. Siamo riusciti a riempire il Pan”.

Nella cerimonia di apertura al Bagno Elena a Posillipo, Francesco Durante – direttore artistico del salone del libro – ha annunciato i prossimi ospiti del festival. Ci sono novità?

“Oltre a Vinicio Capossela, che è il primo ospite annunciato, sono previsti numerosi ospiti internazionali e sicuramente il viaggio in Cile ci ha procurato buoni contatti, ma siamo scaramantici”.

Per concludere, c’è una speranza per il libro e per l’editoria?

“Sì, sono fiducioso. Il libro oggetto sta riacquistando valore soprattutto per i giovani, che hanno compreso che grande strumento di comunicazione può essere. Credo che il libro presto sarà di nuovo tra i regali più gettonati da trovare sotto l’albero di Natale”.

 

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