Cronaca

Furto in appartamento a Casamarciano: rubato il regalo di Natale di una bimba

Non ha rubato solo il regalo di Natale di una bimba, ma anche la fede nuziale della madre deceduta: questo il bottino di un furto messo a segno in un appartamento di Casamarciano, nella provincia di Napoli.

Furto in appartamento a Casamarciano: rubato il regalo di Natale di una bimba

Il furto è stato perpetrato da un uomo lo scorso 23 dicembre, antivigilia di Natale in un appartamento di Casamarciano, nella provincia di Napoli. L’accaduto è stato denunciato al deputato Francesco Emilio Borrelli che ha commentato “Sempre più spregiudicati ed infami. Vanno fermati con un nuovo e vero piano sicurezza.”

Un’amica delle vittime del furto ha inoltre lanciato un appello tramite il deputato:

“Sono molto arrabbiata e voglio ancora pensare che una buona umanità esiste. Spero che tante persone possano condividere e leggere questo post per colpire la coscienza della persona in foto. Questo tale è entrato in casa di un mio amico derubandolo. Ma non è questo il problema, purtroppo sono cose che accadono. Questo signore ha rubato una fede lasciata sul comodino, la fede della mia amica Elena, che tanto amavamo. Elena non c’è più e quella fede era un simbolo di amore eterno. Per questa persona è solo oro, lo immagino, ma spero che condividendo all’infinito questo post, possa riconoscersi e passarsi quello che si dice ‘la mano sulla coscienza ‘. Caro signore che sei entrato in quella casa il 23 dicembre a Casamarciano (NA), rubando anche una bambola messa sotto l’albero di una bambina di 4 anni che non ha più la mamma, mi rivolgo a te, restituisci quella fede, te ne prego. Fa che sia Natale per tutti.”.

Il commento di Borrelli

“L’ennesimo episodio che testimonia la spregiudicatezza e l’infamia di questi soggetti che vivono depredando il prossimo e violando l’intimità del focolare domestico.”– dichiara Borrelli-“ Niente e nessuno è più al sicuro, neanche i ricordi cari. Come chiediamo da tempo serve un nuovo piano sicurezza messo in atto concretamente. Vogliamo più agenti, più vigilanza e condanne più severe.”

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