Cronaca

Incidente sul lavoro a Napoli: Giovanni Egizio morto investito da un camion

Giovanni Egizio, operaio edilizio Brusciano, è morto in un drammatico incidente sul lavoro avvenuto nella mattinata di oggi, 5 ottobre, in un cantiere della metropolitana in via Giaime Pintor, nel quartiere Secondigliano a Napoli.

Incidente sul lavoro a Napoli: Giovanni Egizio morto investito

Il dramma intorno alle ore 6 di questa mattina, 5 ottobre, nel quartiere Secondigliano a Napoli. Come riporta Il Mattino, Giovanni Egizio, operaio originario di Brusciano, era a lavoro nel cantiere della metropolitana quando è stato investito da un camioncino in retromarcia.

Immediatamente è stato lanciato l’allarme e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118. Nonostante i numerosi tentativi di rianimazione per l’uomo non c’è stato niente da fare e i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul luogo della tragedia sono intervenute anche le forze dell’ordine che hanno dato il via a un’indagine per fare chiarezza su quanto avvenuto.

L’indagine

Le prime ricostruzioni dell’incidente, si basano sugli elementi raccolti dalle pattuglie della polizia in forza all’Ufficio Prevenzione Generale della Questura. Giovanni indossava gli abiti da lavoro, le scarpe anti infortunistica ed il casco, quindi era dotato adeguatamente dell’attrezzatura per la sua sicurezza.

Un secondo elemento riguarda la manovra del furgoncino che, molto probabilmente, stava effettuando una retromarcia. Nel fascicolo aperto dalla Procura di Napoli che ha in carico l’indagine ci sono ancora molti elementi al vaglio degli inquirenti che, per il momento, hanno disposto il sequestro del furgoncino e della salma dell’uomo che verrà sottoposta agli esami autoptici.

Il cordoglio

L’azienda di trasporto regionale della Campania, Eav, ha espresso la propria profonda tristezza per la tragica perdita dell’operaio e ha dichiarato la volontà di fornire pieno supporto alla famiglia di Egizio. Inoltre, Eav ha assicurato la massima cooperazione con le autorità competenti nell’indagine per fare chiarezza sulla vicenda.

“Abbiamo appena appreso, con grande dolore, della scomparsa, del nostro concittadino, Giovanni Egizio, morto in tragiche circostanze. Giovanni, padre di famiglia esemplare, e grande lavoratore, è stato travolto da un furgone, mentre lavorava in un cantiere a Secondigliano, per la costruzione della tratta metropolitana “Piscinola-Capodichino”. La tragedia delle morti bianche, purtroppo, e con troppa agghiacciante frequenza, ci costringe a riflettere, seriamente, sul valore e sulla tutela della sicurezza sul lavoro. Il mio abbraccio, e la mia vicinanza, alla famiglia di Giovanni, per la grave perdita.” Il messaggio di cordoglio di Giacomo Romano, Sindaco di Brusciano.

Dal mondo politico ai sindacati tante le voci che hanno espresso solidarietà per “l’ennesima morte bianca” come ha denunciato Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania concorde “con le organizzazioni sindacali che invocano l’introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro”.

“Una strage continua e costante che sembra non avere mai fine” ha commentato Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra.

Il dolore del figlio

Giovanni Egizio era nato a Castello di Cisterna ma risiedeva da anni a Brusciano dove aveva formato una famiglia che, raccontano i compagni di lavoro, “era la sua unica ragione di vita. Lavorava da molti anni nel campo dell’edilizia – aggiungono – e nel tempo libero si dedicava totalmente alla moglie, ai due figli e, soprattutto, ai nipotini“.

“Faceva l’operaio edile da 40 anni nei cantieri e non era certo al suo primo giorno di lavoro” racconta il figlio Pasquale sottolineando “la grande esperienza professionale del padre che era molto attento anche sotto l’aspetto della sicurezza propria e altrui quando lavorava nei cantieri“.

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