Cronaca

Inquinamento fiume Sarno: pioggia di denunce

Altre due denunce per inquinamento del fiume Sarno. Continuano le operazioni dei Carabinieri del Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli e Salerno nell’ambito dell’indagine denominata ‘Rinascita Sarno’.

Inquinamento fiume Sarno: due denunce

Controlli a tappeto a Torre Annunziata e nei comuni limitrofi per accertare le cause dell’inquinamento del fiume. Fari puntati su sei opifici industriali dell’area vesuviana ritenuti responsabili dello scarico abusivo di reflui industriali nel corso d’acqua in questione. Pioggia di denunce per i rispettivi vertici aziendali.

Nel mirino dei controlli due società oplontine. Alla prima azienda è contestata l’omissione dello smaltimento dei fanghi provenienti dal trattamento delle acque meteoriche del piazzale dove erano stoccati ingenti quantitativi di rifiuti inerti. La seconda, invece, specializzata nelle attività di recupero e trattamento dei rifiuti, è finita nei guai per lo stoccaggio illecito di rifiuti speciali e pericolosi, provenienti, per lo più, da demolizioni edili.

Le indagini

Le indagini dei Carabinieri si sono concentrate anche nei comuni limitrofi. Nei guai anche una azienda di Pompei operante nel settore della riparazione, vendita e assistenza di apparecchiature refrigeranti, finita nel mirino delle indagini a causa dello stoccaggio illecito di rifiuti speciali e dello scarico non autorizzato delle acque reflui industriali. A Santa Maria La Carità, invece, una azienda di calcestruzzi effettuava lo scarico abusivo, attraverso una tubatura in plastica, delle acque reflue industriali e di quelle provenienti dal dilavamento del piazzale dove si svolgeva l’attività produttiva.

Controlli anche a Sant’Antonio Abate, dove una società operante nel settore della rivendita di materiale edile scaricava abusivamente le acque reflue del piazzale, in cui erano stoccati scarti di produzione nel canale Marna. In questo caso sono stati sequestrati sia gli scarichi illeciti che le aree di stoccaggio dei rifiuti. Infine, a Castellammare, nei guai un’azienda del settore della produzione di laterizi responsabile di avere svolto la sua attività senza la prevista autorizzazione alle emissioni in atmosfera. L’impianto produttivo è stato sequestrato. Denunciati i rispettivi vertici aziendali per scarico abusivo di reflui industriali e assenza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

Redazione L'Occhio di Napoli

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