Curiosità

Napoli: nonostante tutto il bicchiere è mezzo pieno

È tempo di bilanci, seppur provvisori, in casa Napoli. La squadra azzurra, dopo aver cambiato tanto in estate, sta attraversando un percorso di cambiamento lungo che ha portato ad una nuova veste tattica

È tempo di bilanci, seppur provvisori, in casa Napoli. La squadra azzurra, dopo aver cambiato tanto in estate, sta attraversando un percorso di cambiamento lungo che ha portato ad una nuova veste tattica. Con Gattuso in panchina si è detto addio all’era ancelottiana ma soprattutto a quello che rimaneva del progetto tecnico targato Sarri. Oggi la squadra è più aggressiva e gioca un calcio per lo più verticale che in questa stagione sta dando i suoi frutti, pur con qualche immancabile difficoltà.

Tutti gli obiettivi a portata di mano

Quello che salta all’occhio è che al momento la squadra di Gattuso è in linea con quelli che erano gli obiettivi stagionali. Il terzo posto in classifica assicurerebbe l’accesso alla prossima Champions League (principale obiettivo della società guidata da De Laurentiis) e l’accesso ai sedicesimi di finale di Europa League è stato piuttosto agevole. Ed è proprio in questa competizione, come sottolineano i siti di scommesse e casino per l’Europa League, che il Napoli potrebbe arrivare fino in fondo. Le chance di vittoria degli Azzurri ci sono e sono importanti. D’altronde la rosa in mano a Gattuso è di assoluto valore, anche se gli avversari di livello non mancano.

Nei sedicesimi di finale la sfida sarà con gli spagnoli del Granada. La partita di andata si terrà in Spagna, il 18 febbraio, al Nuevo Estadio de Los Càrmenes. Il ritorno, invece, sarà allo stadio da poco intitolato a Diego Armando Maradona, il 25 febbraio.

Il Granada è passato in poco tempo dalla serie B spagnola alla prima partecipazione in Europa League. Gli spagnoli infatti sono una piccola società, che tre anni fa aveva subito una retrocessione dalla Liga alla Segunda Division. Dopo la promozione di due anni fa, lo scorso anno è riuscita all’ultima giornata a qualificarsi per la prima volta in Europa League. Sono serviti ben tre turni preliminari di qualificazione per raggiungere i gironi, dove è arrivata seconda dietro al Psv, eliminando Paok Salonicco e Omonia. Il Granada ha ottenuto tre vittorie, due pareggi e una sconfitta. Nel doppio scontro contro la più quotata Psv è riuscita a vincere in trasferta e a perdere in casa. Gli andalusi non segnano tantissimo (solo sei gol), ma in Europa hanno dimostrato di subire poco, solo tre reti.

La situazione in campionato

Quando siamo giunti ormai al giro di boa, e con una gara in meno (quella da disputare a Torino contro la Juventus), il Napoli è ancora in corsa per l’accesso diretto alla Champions League e, perché no, per lo scudetto. Come sottolineato anche dall’account ufficiale del club azzurro Il Napoli ha la migliore differenza reti del campionato, più 24, frutto del secondo miglior attacco (40 reti) e della miglior difesa (16 reti). Numeri che fanno ben sperare in vista del girone del ritorno e visto un campionato che è sempre più equilibrato.

Ma per puntare in alto ci sarà bisogno di recuperare gli infortunati, a partire da Victor Osimhen. Il nigeriano ha postato una clessidra sui suoi canali social, segno evidente che il giocatore nigeriano si appresta a tornare in campo ed è sulla via della guarigione. Essendo passati ventuno giorni di isolamento, il ragazzo ha ricevuto la liberatoria dell’ASL di fine sorveglianza sanitaria – come prevede la prassi nazionale – e nella giornata di domani è pronto ad allenarsi da solo su un campo di Castel Volturno monitorato a distanza da un personal trainer dello staff tecnico della squadra partenopea. Osimhen sta lavorando a casa sua sul tapis roulant e gli basterà una settimana di allenamenti insieme ai compagni per prevedere il suo ritorno in campo giovedì in Coppa Italia, partendo dalla panchina, contro lo Spezia.

Osimhen è senza dubbio uno dei prospetti più interessanti del calcio europeo, ed è internazionalmente conosciuto già dal 2015, quando fu capocannoniere al Mondiale Under-17. In quell’occasione, l’attaccante nigeriano – segnando dieci gol – attirò su di sé le attenzioni dei maggiori club del mondo, come Real Madrid e Juventus, a cui preferì dire “no” per inseguire la titolarità al Wolfsburg.

Con il ritorno in campo del nigeriano non vedremo più un Napoli – come quello di Sarri – specializzato sull’unico fronte di gioco del possesso armonioso e del pressing offensivo, ma molto più camaleontico e variopinto. Con Osimhen in campo, non è difficile immaginare una squadra più diretta, verticale e volta a sfruttare le progressioni e gli strappi del suo nuovo attaccante. A differenza del Napoli che potrebbe essere quando al centro dell’attacco c’è Mertens, molto più incline a spostarsi sul lato della palla e inventare linee di passaggio per i compagni.

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