Cronaca

Paura a Napoli: violenta rissa tra extracomunitari nel quartiere Vasto

Attimi di paura a Napoli per una violenta rissa tra extracomunitari che è scoppiata in via Bologna nel quartiere Vasto. L’episodio ha visto coinvolte decide di persone che si sono affrontate prima a mani nude e poi a colpi di cocci di bottiglia, come riporta Il Mattino.

Paura a Napoli: violenta rissa tra extracomunitari nel quartiere Vasto

La violenta rissa nel tardo pomeriggio di ieri, 5 agosto, in via Bologna nel quartiere Vasto a Napoli. Come testimoniano i residenti della zona, gruppi di extracomunitari si sono affrontati prima a mani nude e poi a colpi di cocci di bottiglia.

Ignote le cause che hanno portato alla rissa, ma si tratta quasi sempre di futili motivi, che in alcuni momenti ha visti coinvolti una decina di individui che si sono inseguiti e malmenati in strada incuranti della presenza di numerosi passanti e di alcuni bambini che stavano giovando a pallone poco distanti.

Il commento di Adelaide Dario

“Sindaco e consiglieri hanno provveduto a risanare il centro storico con il blocco delle licenze per tutelare la cultura e la storia degli artigiani – ha affermato Adelaide Dario del comitato Vasto-Nolana – e fin qui tutto ok. Peccato che non abbiano mai pensato a tutelare gli imprenditori di questa zona e la sicurezza dei residenti.

“Via Bologna, dove è andata in scena l’ennesima rissa tra extracomunitari, è una delle strade dove quotidianamente assistiamo all’occupazione abusiva da parte di bancarelle che vendono alcolici e cibo essiccato in barba a qualsiasi regolamento sanitario e comunale relativo ai mercati rionali. Qui vige l’anarchia più totale – continua l’attivista – e specie nel fine settimana non c’è ombra di uomini in divisa. Così ci prepariamo all’invasione dei mercati dei rifiuti, alla violenza di chi ha ormai occupato le nostre strade, ai lanci di bottiglie e, in qualche caso, alle coltellate. Una situazione del genere di certo non invoglia chi pure avrebbe intenzione di investire in questa zona, creando nuove attività, offrendo lavoro e dando un’opportunità a un territorio martoriato dagli extracomunitari violenti e dimenticato dalle istituzioni forse troppo impegnate ad inaugurare giardini e giardinetti“.

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