Ha 16 anni l’assassino di Giovanbattista Cutolo, ma non sembra mostrare alcun segno di rimorso. Quando lo hanno ammanettato, L.B. sorrideva, mostrando un atteggiamento particolarmente spavaldo che inevitabilmente ha colpito gli stessi investigatori della Polizia di Stato che, in tempi rapidissimi, hanno chiuso le indagini sull’atroce delitto di piazza Municipio come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Omicidio Napoli, l’assassino di Giovanbattista Cutolo rideva quando è stato arrestato
Altrettanto “forte” è stata la reazione di amiche e amici che sui social quasi lo osannano: “Tutto passa. Ti sto accanto e già mi manchi” scrivono sui social. Sui profili appare come un ragazzino assolutamente innocuo: ha una forte passione per l’abbigliamento di lusso, a cominciare dalle scarpe di marca, qualche tatuaggio e, soprattutto, un viso paffuto dove compare solo un’ombra di barba.
Postava foto in compagnia di amici, quasi tutti coetanei, che offrono uno spaccato di vita del sedicenne, tra una giornata al mare a Mergellina o in posa in uno dei tanti vicoli dei Quartieri Spagnoli. Una vita, insomma, apparentemente normalissima, come quella di ogni altro adolescente napoletano.
La famiglia
Oltre alle amicizie, gli inquirenti riferiscono che L.B. in casa ha da sempre respirato l’aria della “strada”. Qualche tempo fa, il padre fu coinvolto in una vasta operazione che portò alla disarticolazione di una banda di rapinatori che prendeva di mira soprattutto i turisti.
L’interrogatorio
Nell’interrogatorio col gip del tribunale dei Minorenni di Napoli, il 16enne ha confermato la confessione resa durante l’interrogatorio in Questura. Stando a quanto riferito dal suo legale, il giovane è sembrato più cosciente della tragedia causata e con un atteggiamento più remissivo rispetto a quello mostrato in occasione del fermo.
Al giudice ha detto di essersi solo difeso e che la pistola – trovata e di proprietà del gruppo – gliel’ha passata uno dei suoi amici, un maggiorenne, che ha preso parte alla rissa. Il giovane ha riferito di avere sparato mentre Cutolo gli veniva incontro con fare minaccioso.
