Politica

Universiadi 2019, “ci vuole il commissario”

NAPOLI. Nella giornata di ieri si è riunita, come da programma, la commissione consiliare Universiadi 2019, per fare il punto della situazione circa la fase organizzativa dell’evento, che sarà appunto ospitato a Napoli e in tutta la Campania.

Nel corso dei lavori della commissione, presieduta da Vincenzo Moretto e alla quale ha preso parte il presidente dell’agenzia regionale delle Universiadi Raimondo Pasquino, è emersa la necessità che il governo nomini un commissario. Tale nomina permetterebbe un’accelerazione delle procedure relative all’organizzazione dell’evento.

L’ipotesi dell’accelerazione delle procedure è stata condivisa, nei mesi scorsi, anche dal ministro con delega allo sport, Luca Lotti: tuttavia, allo scopo di ottenere tale accelerazione, è necessario che venga nominato un commissario. Il governo potrebbe farlo entro gennaio, inserendo un emendamento ad hoc nella legge di bilancio. Nelle scorse settimane anche il governatore regionale Vincenzo De Luca aveva chiesto al governo tale emendamento.

Ciò consentirà di avere a disposizione innanzitutto una squadra di funzionari dedicati, poi di poter utilizzare una procedura accelerata per gli interventi. Sull’individuazione dei luoghi per ospitare gli atleti e sulla prima indicazione dell’ex area Nato a Bagnoli, di proprietà della Fondazione Banco Napoli, Pasquino ha chiarito che a seguito di un sopralluogo dell’area e di una prima valutazione degli interventi di adeguamento necessari, l’idea venne subito accantonata per i costi troppo elevati e per la necessità di autorizzazioni della Soprintendenza con tempi operativi prevedibilmente troppo lunghi.

Per sistemare i dodicimila atleti attesi per la manifestazione, sarà quindi emanato un secondo bando, con un impegno economico maggiore rispetto al primo andato deserto, per alloggiarne almeno seimila su navi da crociera. Per gli altri, si ipotizza una divisione tra il polo universitario di Fisciano (Salerno) e altre residenze da reperire nel territorio di Caserta. Sugli impianti sportivi, che si dividono tra quelli che ospiteranno gli allenamenti e quelli destinati alle gare, Napoli parteciperà con molte strutture, in centro e in periferia, con il 67% dei finanziamenti, su un totale di 270 milioni, destinati alla città. Tra le strutture prescelte il Collana, per gli allenamenti, e il San Paolo e la piscina Scandone, per le gare, ma anche tanti impianti di periferia.

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