Cronaca

Vomero, interrotto un concerto abusivo di Tony Colombo

Ancora un concerto abusivo del cantante neo-melodico Tony Colombo, questa volta nel quartiere del Vomero. A denunciarlo il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.

Concerto abusivo di Tony Colombo

Il cantante neomelodico di origine palermitane avrebbe dovuto esibirsi nella zona di Antignano in occasione dell’inaugurazione di un negozio di capi di abbigliamento, ma anche stavolta tutto è stato bloccato, prima ancora che l’evento avesse luogo, dagli agenti dell’Unità Operativa Vomero per mancanza dei permessi necessari. Situazione analoga a quanto accaduto il mese scorso alla Pignasecca, dove pure Colombo era stato chiamato a cantare per l’inaugurazione di un negozio, e otto giorni fa a Castellammare di Stabia, dove il palco era stato sistemato in una proprietà privata, ma centinaia di fan si erano riversati in strada per seguire l’evento, diventato così pubblico, e senza autorizzazione: in quel caso lo show è stato interrotto dai carabinieri.

«I permessi per dare luogo a concerti, eventi, serate musicali e danzati, in luoghi pubblici non sono facoltativi, non sono un capriccio burocratico ma sono necessari affinché tutto posso svolgersi nella massima sicurezza e nel rispetto dei cittadini che abitano o transitano nel luogo dove l’evento deve aver luogo», dice oggi Borrelli denunciando l’ultimo caso su ItaliaNotizie, «Finora tutti i concerti organizzati da Tony Colombo di cui abbiamo notizia non avevano i permessi, tutti abusivi e dato che quindi egli sembra sguazzare nell’illegalità si sospetta che possa anche percepire in nero tutti i suoi guadagni derivanti dai concerti e dagli eventi. L’aver sposato una vedova di camorra gli ha dato una forte risonanza mediatica che ha fatto sì che il numero degli eventi organizzati da lui, quasi tutti in modo illegale, crescesse vertiginosamente e di conseguenza anche i compensi, che potrebbero essere stati percepiti in nero. Chiediamo quindi dei severi controlli da parte della Guardia di Finanza su d lui e su coloro che svolgono attività simili», ha concluso Borrelli.

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