Cronaca

Gli scavi di Napoli: dalle stazioni della metro alla valorizzazione dei reperti archeologici

NAPOLI. Al via il progetto di valorizzazione dei reperti archeologici ritrovati durante gli scavi attuati per la costruzione delle stazioni Municipio e Dante (linea 1 della metro).

Gli scavi di Napoli

«Un modello di integrazione tra l’utilità rappresentata dal trasporto pubblico e la bellezza del patrimonio archeologico che si sta riscoprendo in questi anni nel sottosuolo cittadino: una nuova Pompei che sta emergendo grazie ai lavori della Metropolitana», ha commentato Ennio Cascetta, presidente della Metropolitana di Napoli a Il Mattino.

A fine dicembre 2017 il Cipe ha stanziato 30 milioni di euro per la ricollocazione e valorizzazione di questi reperti archeologici.

Oggi si è svolta una prima visita del cantiere con alcuni dei responsabili del gruppo di lavoro per dare impulso alla ricostruzione stratigrafica della città di Napoli, pensata come una vera macchina del tempo che metterà insieme archeologia, storia, architettura, arte contemporanea.

Presenti Mario Calabrese, assessore alle Infrastrutture e trasporti del Comune di Napoli; Ennio Cascetta, presidente della Metropolitana di Napoli; Luciano Garella, soprintendente ai beni architettonici e paesaggistici di Napoli e l’architetto Souto De Moura.

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