Cronaca

Afragola, vecchie ruggini e nuovi rancori dietro il duplice ferimento durante la processione

L’ombra di vecchie ruggini e nuovi rancori dietro il duplice ferimento di Raffaele e Vincenzo Sepe, padre e figlio, avvenuto durante la processione di Sant’Antonio ad Afragola. Dopo una notte di serrate indagini, i Carabinieri hanno arrestato un 20enne nato nel Togo. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Afragola, le motivazioni del duplice ferimento di padre e figlio

Vecchie ruggini e nuovi rancori si nascondono dietro il duplice ferimento di padre e figlio avvenuto nella prima serata di sabato, 17 giugno, proprio mentre passava la processione interrotta bruscamente. Dopo le indagini, i carabinieri hanno fermato con l’accusa di concorso con altre persone (ancora da identificare), per tentato omicidio, porto e detenzione di arma da punta e taglio e falsa denuncia di reati Ekuebran Don Dekpo, 20 anni, nato nel Togo, incensurato, immigrato regolare, ufficialmente operaio edile.

La ricostruzione della vicenda

L’immigrato dopo aver consumato la violenza si era presentato al pronto soccorso di Acerra con ferite da taglio al polso sinistro e alla mano destra, denunciando di essere stato vittima di un tentativo di rapina. Ricercato l’immigrato che avrebbe esploso alcuni colpi contro le due vittime. Denunciati invece Raffaele Sepe e il figlio per rissa aggravata. Il 44enne sarebbe rimasto ferito da diverse coltellate all’addome e al torace mentre il figlio ha riportato lesioni da taglio meno gravi del genitore: sono ancora ricoverati all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. Le loro condizioni sono in lento ma graduale miglioramento e sembra essere scongiurato, al momento, l’immediato pericolo di vita soprattutto per Raffaele Sepe.

La svolta รจ arrivata grazie alle immagini di videosorveglianza che hanno permesso di ricostruire quanto avvenuto e identificare il togolese, che si sarebbe ferito da solo, quando ha aggredito le due vittime. Gli inquirenti hanno anche accertato il movente che sarebbe da inquadrare nella categoria dei “futili motivi”. Esclusa al momento, dunque, la pista del recupero crediti da parte dei Sepe, visto che gli inquirenti non hanno trovato alcun riscontro in tal senso.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, รจ esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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