Economia

Anm, “Per risolvere la crisi servono i controllori sul bus”

NAPOLI. La Napoli Holding, società del Comune che controlla l’azienda dei trasporti, affretta i tempi per il piano di salvataggio Anm.

Amedeo Manzo, l’amministratore unico, ieri pomeriggio è subito partito all’attacco con l’amministrazione per avviare immediatamente il piano di risanamento dell’azienda, concordato con i lavoratori nel protocollo firmato quindici giorni fa.

Un incontro di mezz’ora con il primo cittadino Luigi De Magistris ha gettato le basi per i primi passi imprescindibili nella messa in sicurezza di Anm. Primo tra questi, il dispiegamento di 350 controllori, nonché la vendita dei ticket a bordo direttamente da parte dei conducenti. L’unica richiesta da parte di Manzo è stato il riscontro immediato di risultati concreti: il tempo che passa equivale a denaro perso che dischiude all’azienda l’orizzonte dell’irreversibile.

Anche i sindacati, dal canto loro, sono chiamati a collaborare al riadattamento del personale: su un totale di 2.500 dipendenti, la maggior parte di essi lavora negli uffici. Dal punto di vista finanziario, i revisori dei conti hanno chiesto all’amministrazione di certificare i 34 milioni che il Comune deve allAnm per garantirne il funzionamento. Dal canto suo, il Comune ha scelto l’advisor atto alla certificazione del nuovo piano industriale di cinque anni, da completare entro febbraio prossimo. L’incarico è stato affidato a Ernst & Young, già incaricata della non facile situazione dellAtac di Roma. Intanto, su Anm si espone Stefano Buono, consigliere comunale dei Verdi: «Il nostro unico obiettivo – sostiene – è salvare lAnm come azienda pubblica. La priorità è mettere in sicurezza la società, avviando subito le misure previste dal piano di risanamento concordato con i sindacati. Con la collaborazione di tutti riusciremo a rilanciare l’azienda, salvare i posti di lavoro e migliorare la qualità del servizio».

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio