Cronaca

Baby gang, raccolta di firme dopo il post-denuncia su Facebook

NAPOLI. «Non ritengo sia accettabile essere letteralmente terrorizzati durante una corsa della metropolitana 1 presa ieri sera intorno alle ore 21 dalla stazione Garibaldi in direzione Piscinola, da una banda di minorenni che hanno preso di mira me che rientravo da due giorni di lavoro fuori Napoli (con treno in ritardo di 190’) e due diciottenni amici di mio figlio incontrati lì per caso, sin dall’attesa alla banchina». Esordisce così il post-denuncia di Paola De Simone, giornalista napoletana. «Non c’era, come invece sempre ben presente di giorno, alcun personale di vigilanza o sicurezza. Dalle telecamere avranno visto quello che stava succedendo… ma NULLA. Abbandonati nella nostra corsa-incubo. Una sola giovane donna ha tentato di metterli a posto a parole ma le si sono buttati violentemente addosso. NON È ACCETTABILE VIAGGIARE NEL TERRORE: scesi a Vanvitelli, io, la giovane donna (per il GRAVE DISAGIO costretta a scendere ad una fermata che non era la sua) e un altro passeggero abbiamo segnalato l’emergenza al personale di turno che prontamente ha avvertito la stazione successiva per inviare un agente al treno della metro indicato».

 

«Non vorrei che l’episodio capitasse ad altri, ai nostri figli o alla moltitudine di turisti che finalmente negli ultimi anni ha ripreso coraggio e fiducia nella NOSTRA CITTÀ».

La petizione

Paola De Simone ha fatto seguire una petizione al post pubblicato su Facebook. La raccolta di firme è consultabile su Change.org e recita: «Si chiede a tutela dei cittadini e turisti passeggeri l’impiego di un agente di polizia interno al treno in viaggio oltre che sulla banchina durante l’intero orario di esercizio dei mezzi pubblici». La petizione, si legge sul sito, sarà consegnata a Luigi de Magistris, Carmela Pagano e Ciro Maglione.

La petizione ha già superato le 12.000 firme: il prossimo obiettivo è fissato a quota 15.000.

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