Economia

Bonus mamma da 600 euro al mese: cos’è e come fare domanda

Un bonus mamma da 600 euro. È il beneficio economico noto come Contributo per l’acquisto di servizi di baby-sitting, destinato alle madri lavoratrici che non usufruiscono del congedo parentale. Introdotto nel 2012 in via sperimentale, riconfermato dalla Legge di Bilancio 2017, il voucher può essere utilizzato dalle neomamme che lavorano per pagare la baby sitter oppure l’asilo nido, pubblico o privato convenzionato. Le aspiranti beneficiarie, in possesso dei requisiti richiesti, possono accedere al contributo anche per più figli, presentando una domanda per ogni figlio.

Bonus mamma, cos’è e cosa preve

Il bonus mamma – spiega l’Inps nel messaggio n.1428 del 30 marzo – consiste nelle seguenti forme di contributo, alternative tra loro: il contributo per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati; il contributo per l’acquisto di servizi di baby-sitting erogato secondo le modalità del ‘Libretto Famiglia’. L’importo del contributo è pari a 600 euro mensili ed è erogato per un periodo massimo di sei mesi (tre mesi per le lavoratrici autonome), divisibile solo per frazioni mensili intere, in alternativa alla fruizione del congedo parentale, comportando conseguentemente la rinuncia allo stesso da parte della lavoratrice.

Bonus mamme: a chi si rivolge

Possono accedere al beneficio le seguenti categorie di lavoratrici: le lavoratrici dipendenti di amministrazioni pubbliche o di privati datori di lavoro; le lavoratrici iscritte alla Gestione separata Inps che si trovino, al momento della presentazione della domanda, ancora all’interno degli 11 mesi successivi alla conclusione del teorico periodo di indennità di maternità e non abbiano fruito ancora di tutto il periodo di congedo parentale; le lavoratrici autonome o imprenditrici che abbiano concluso il teorico periodo di fruizione dell’indennità di maternità e per le quali non sia decorso 1 anno dalla nascita o dall’ingresso in famiglia (nei casi di adozione e affidamento) del minore e che non abbiano fruito ancora di tutto il periodo di congedo parentale. Anche le lavoratrici part-timepotranno fruire del contributo in misura, però, proporzionata in ragione del ridotto numero di ore lavorate.

Bonus mamma: come fare la domanda

La domanda va presentata all’Inps esclusivamente attraverso uno dei seguenti canali: servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto; enti di patronato, avvalendosi dei servizi telematici offerti dagli stessi; Contact Center (numero 803 164 da rete fissa oppure 06 164 164 da rete mobile). La presentazione sarà consentita fino al 31 dicembre 2018, o comunque fino a esaurimento dello stanziamento dei fondi. I termini da rispettare variano, inoltre, in base alla categoria delle lavoratrici. Per le lavoratrici dipendenti e per le lavoratrici iscritte alla Gestione separata la domanda deve essere presentata entro gli 11 mesi dalla fine del congedo di maternità o del periodo teorico di fruizione dell’indennità di maternità mentre, per le lavoratrici autonome, devono sussistere le seguenti condizioni: sia concluso il teorico periodo di fruizione dell’indennità di maternità; non sia decorso un anno dalla nascita o dall’ingresso in famiglia (nei casi di adozione e affidamento) del minore.

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