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Camorra: quali sono i clan più potenti della zona di Giugliano in Campania | Il clan Mallardo

Secondo i dati restituiti dall’ultima relazione Dia 2023, il clan di camorra più potente nella zona di Giugliano in Campania è il gruppo Mallardo, la cui forza criminale si basa sulla decennale alleanza con i clan Contini e Licciardi e sui rapporti mantenuti sia con il clan di Villaricca, sia con le famiglie camorriste che controllano alcuni territori della provincia di Caserta e, in particolare, con il clan Bidognetti.

Il clan Mallardo nonostante negli anni sia stato duramente colpito dagli interventi delle Forze dello Stato, è sempre riuscito a mantenere contatti, potere e posizione, con la stessa determinazione e con la stessa capacità di rinnovare le proprie risorse.

La camorra a Giugliano

I clan di camorra differiscono da tutte le altre organizzazioni mafiose per come sono strutturati, ovvero, “uno vale uno”. Non c’è una piramide, ma il “Sistema”, così anche noto, è a forma di ragnatela, indipendente, con la facoltà, a secondo degli interessi, di formare alleanze con ogni altra forma di mafia e criminalità, nazionale e internazionale.

Giugliano

Nel caso particolare e specifico del cartello MALLARDOCONTINILICCIARDIBIDOGNETTI, la radice del cartello dell’Alleanza di Secondigliano, viene ad aggiungersi un’ altra caratteristica, in quanto il “Sistema” uno vale uno, caratteristica del sistema camorra, si fonde in una combinazione particolare con il sistema “Piramidale” tipico delle cosche di Cosa Nostra, come i Casalesi, ovvero, gruppi come i Bidognetti che sono legati a doppio filo con le organizzazioni siciliane, dove c’è il cosiddetto rito della “Pungiuta”, che rende uomini d’onore.

La struttura a piramide prevede diversi mandamenti, ossia gruppi che controllano determinati quartieri, che fanno riferimento ad un unico capo e passando dai diversi livelli come il contabile, si arriva alla base, dove ci sono i soldati. Il ruolo della donna, se non in casi del tutto eccezionali, di norma, non prevede funzioni attive e potere decisionale.

Negli altri clan di camorra, del cartello di estrazione camorrista in Campania, invece, il ruolo della donna non è secondario a quello dell’uomo, ma spesso detiene il potere decisionale, amministrativo, economico, strategico, nonché quello di azione militare.

Le donne riscuotono tangenti, decidono alleanze e non sono rari agguati eseguiti da quelle che sono note come lady killer, quali mogli dei boss, figlie e affiliate dei clan.

La stampa, ne racconta le vicende di cronaca; gli organi investigativi, i profili criminologici. L’inchiesta, ne mette insieme le informazioni e ne ripercorre i fatti. Il resoconto che segue riguarda il clan di camorra più potente a Giugliano in Campania, alleati e nemici, i Mallardo.

Blitz Giugliano in Campania notturno (1)

Il clan di camorra più potente a Giugliano in Campania

Il clan Mallardo, secondo le indagini della Dia coordinati dalla Dda é l’ organizzazione attualmente egemone a Giugliano in Campania con progettualità espansionistiche nelle zone limitrofe e una forte capacità di infiltrazione nelle pubbliche amministrazioni e nelle attività che permettono al gruppo di riciclare il denaro illecito in modo quasi legale. Il clan ha creato società di comodo anche all’estero.

Gli affari principali sono lo smaltimento di rifiuti tossici con modalità illecite.

Clan MALLARDO

Dopo le operazioni della magistratura, il clan Mallardo oggi

L’ operazione denominata “Babele” eseguita dalla Dia di Napoli martedì 7 giugno 2022 con l’arresto di 26 persone, ritenute affiliate al clan Mallardo di Giugliano, hanno permesso  di individuare una fitta rete che imponeva estorsioni, che dal centro cittadino di Giugliano in Campania raggiungeva anche la fascia costiera. Inoltre, sono state evidenziate una serie di intestazioni fittizie di beni con lo scopo di eludere le misure di prevenzione patrimoniali antimafia, nonché di reimpiego di denaro e beni di provenienza illecita e di truffa aggravata ai danni dell’erario, per i quali è stato disposto il sequestro preventivo. È stata accertata anche la complicità di un professionista sanitario che agevolava le attività illecite, seguite dal reggente del clan. L’indagine ha consentito di ricostruire le dinamiche interne al clan successivamente al vuoto di potere creatosi nel novembre 2019 con la morte del capo storico dei Mallardo, quando é subentrato un altro esponente storico del clan che, sottoposto a detenzione domiciliare in un Comune piemontese, poiché condannato per omicidio a 30 anni di reclusione, approfittava delle autorizzazioni sanitarie mensili per sottoporsi a cure odontoiatriche a Giugliano in Campania per organizzare summit con gli affiliati.

In particolare, si occupava di gestire i proventi delle attività illecite che confluivano in una “cassa comune” per il sostentamento degli affiliati e delle famiglie dei detenuti, avvalendosi dei suoi familiari più stretti, tutti raggiunti da misura cautelare.

Giugliano in Campania

Altri arresti di esponenti del clan Mallardo sono stati eseguiti dagli Operatori dell’ Arma dei Carabinieri di Giugliano, i quali hanno individuato un gruppo operativo nella fascia costiera, dedita principalmente alle estorsioni ai danni di imprenditori edili, concessionari di automobili e ristoratori, oltre che nel settore del commercio degli olii esausti e nel recupero crediti. Il clan Mallardo sembrerebbe aver esteso di recente la sua egemonia anche nell’area urbana di Qualiano sostenuto da qualificati rapporti avviati con i referenti locali attualmente in stato di libertà.

Relazione Dia

Secondo la relazione Dia coordinata dalla Dda il clan Mallardo riesce ad avere polso sul territorio del comune più popoloso della provincia di Napoli grazie anche alle nuove strategie che potrebbero essere definite “para-legali”.

Da tempo gli affari illeciti hanno preso tutt’altra forma, infatti, creano attività proprie e riescono a riciclare moltissimo denaro e per questo i controlli che vengono effettuati dagli organi di competenza, spesso, richiedono molta più fatica per bloccare l’ingranaggio illegale creato ad arte. Ma i meccanismi sono ben noti agli inquirenti che, operazione dopo operazione riescono comunque ad assestare colpi durissimi all’organizzazione.

Giugliano

Di recente sono stati fatti sequestri notevoli per svariati milioni di euro e messi a segno arresti di soggetti che, anche collaborando, hanno permesso una comprensione chiara delle strategie usate dal cartello.

Le Forze dello Stato sono sempre operative e hanno ottenuto ottimi risultati con diverse operazioni di smantellamento di alcuni sistemi illeciti. Non è una guerra semplice, ma come dichiarano alcuni Funzionari, la resa e il fallimento non sono contemplati. È lotta aperta.

Giuseppe De Micco

Giuseppe De Micco è un giornalista di inchiesta. Si occupa soprattutto di criminalità organizzata in Campania

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