Cronaca

Camorra, le nuove leve degli Schiavone e Bidognetti rischiano oltre 250 anni di carcere

Oltre 250 anni di carcere sono stati invocati dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per 31 persone, tra cui figli e parenti del capoclan dei Casalesi Francesco Bidognetti noto come Cicciotto ‘e Mezzanotte, nell’ambito del processo con il rito abbreviato alle cosiddette nuove leve del clan casertano in corso davanti al gup di Napoli Nicoletta Campanaro.

In particolare i sostituti procuratori Graziella Arlomede, Vincenzo Ranieri, Maurizio Giordano e Fabrizio Vanorio hanno chiesto 16 anni di reclusione per Gianluca Bidognetti, figlio di Cicciotto, 4 anni per le altre due figlie del boss, Katia e Teresa Bidognetti.

Camorra, chiesti oltre 250 anni di carcere per figli del capoclan dei Casalesi

Stessa pena è stata chiesta per Emiliana e Francesca Carrino, strette parenti di Anna Carrino, collaboratrice di giustizia ed ex compagna di Cicciotto nonché madre di Gianluca, Teresa e Katia. Per la Dda gli imputati, che rispondono a vario titolo di associazione camorristica, estorsione, traffico di droga e altri reati, avrebbero riorganizzato le fazioni del clan storicamente facenti capo alle famiglie Schiavone e Bidognetti, imponendo il pizzo agli operatori commerciali, uno dei quali ferito alle gambe da colpo d’arma da fuoco perché si era rifiutato di pagare, controllando lo spaccio di stupefacenti attraverso il pagamento di tangenti da parte dei pusher; i due gruppi si sarebbero anche incontrati per definire una cassa comune, pur mantenendo la loro autonomia.

Redazione L'Occhio di Napoli

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