Cronaca

Censis, classifica università: bocciati gli atenei campani

NAPOLI. Anche quest’anno il Censis ha stilato le classifiche delle università italiane. Si tratta – come fanno sapere dall’istituto di ricerca socio-economica – di un’articolata analisi del sistema universitario italiano attraverso la valutazione degli atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione) relativamente alle strutture disponibili, ai servizi erogati, al livello di internazionalizzazione e alla capacità di comunicazione 2.0.

Università, le classifiche Censis

A questa classifica si aggiunge il ranking dei raggruppamenti di classi di laurea triennali e dei corsi a ciclo unico rispetto alle dimensioni della progressione in carriera e del grado di internazionalizzazione. Complessivamente si tratta di 40 classifiche, che possono aiutare i giovani e le loro famiglie a individuare con consapevolezza il percorso di formazione migliore.

Censis, bocciate le università della Campania

Molto male, ancora una volta, le università della Campania. L’Università di Napoli Federico II, con un coefficiente di 72,4, resta all’ultimo posto. Terz’ultima Milano (79,8). Al primo posto tra i mega atenei statali, ossia quelli con oltre 40.000 iscritti, rimane l’Università di Bologna, con un punteggio di 91,2/100,

Tra i grandi atenei statali, da 20.000 a 40.000 iscritti, Perugia rimane in testa alla classifica con un punteggio di 93,8. Segue Calabriacon 92. Ultima l’Università della Campania Vanvitelli(74,2).

Tra i medi atenei statali, da 10.000 a 20.000 iscritti, Siena guida la classifica Censis con un punteggio di 99,0Sassari guadagna la seconda posizione sorpassando l’Università di Trento. Male anche l’Università di Napoli l’Orientale, ultima in graduatoria.

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