Cronaca

Clochard picchiato a morte a Pomigliano d’Arco: c’è il video dell’aggressione

I carabinieri stanno esaminando un video collegato alla violenta aggressione nei confronti di Frederick, il clochard 43enne picchiato a morte la scorsa notte a Pomigliano d’Arco. Secondo le prime informazioni nel filmato di vedono due giovani prendere a calci e pugni Frederick.

Clochard picchiato a morte a Pomigliano: il video dell’aggressione

Proseguono senza sosta le indagini dei carabinieri per individuare i responsabili dell’aggressione nei confronti di Frederick Akwasi Adofo. Il clochard 43enne è stato picchiato a morte la scorsa notte a Pomigliano d’Arco. Le forze dell’ordine stanno esaminando le registrazioni di alcune videocamere di sorveglianza installate tra via Gramsci e via Principe di Piemonte.

La brutale aggressione nella notte tra domenica e lunedì. Frederick sarebbe stato picchiato a morte da due giovani. In un filmato, al vaglio delle forze dell’ordine, si vede il 43enne che riesce a sottrarsi al pestaggio e trova rifugio in un cortile vicino. Qui è stato trovato qualche ora dopo in fin di vita. L’uomo è stato poi soccorso è portato all’ospedale di Nola dove però è deceduto.

Fermati due minorenni

I militari di Castello di Cisterna, hanno eseguito un decreto di fermo, emesso dal Tribunale per i Minori di Napoli, nei confronti dei due 16enni. I due minorenni sono indagati per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà.

Una fiaccolata per Frederick

È stata annunciata per giovedì 22 giugno dal parroco della chiesa San Francesco, don Pasquale Giannino una fiaccolata in ricordo di Frederick. Il corteo partirà alle 20.30 dal supermercato di via Gramsci, dove il 43enne passava le sue giornate, per proseguire fino alla parrocchia.

“Una persona mite ed educata – lo ricordano in tanti – non faceva del male a nessuno. Ringraziava sempre mille volte se qualcuno gli portava qualcosa”.

“Era un ragazzo ben voluto – racconta Vito Fiacco – chiedeva aiuto alle persone. Tutti ne danno un ricordo positivo. Questa morte ha scosso tutta la comunità e si inserisce in una serie di eventi a Pomigliano dove emerge una deriva violenta, in particolare tra giovani e giovanissimi. Bisogna intervenire da un punto di vista educativo e sociale”.

Il dolore della comunità

Come riporta Fanpage, sulla panchina dove era solito sostare l’uomo, qualcuno ha lasciato anche una lettera anonima: “È successo già altre volte e nessuno di noi ha mai fatto qualcosa perché non arrivasse il peggio. Purtroppo il peggio è arrivato. Perdonaci, se puoi”.

Il precedente è emerso anche dalle indagini dei carabinieri. Infatti il 43enne sarebbe stato già aggredito da un gruppetto di ragazzini che vivono nel complesso popolare della 219 di Pomigliano d’Arco.

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