Addio ad Antonio Juliano, lo storico capitano e bandiera del Napoli calcio è morto nelle scorse ore dopo una lunga malattia: aveva 80 anni. Fu l’artefice dell’arrivo di Maradona.
Napoli, è morto Antonio Juliano: aveva 80 anni
Lo storico capitano e bandiera azzurra si è spento nelle scorse ore, all’età di 80 anni, dopo aver compattuto per anni contro la malattia. Antonio Juliano giocò nel Napoli per tantissime stagioni, diventandone anche capitano e bandiera indimenticabile per i sostenitori azzurri. Fu l’artefice dell’arrivo di Maradona.
Chi è Juliano
Nato il 26 dicembre del 1942 a San Giovanni a Teduccio, nella periferia orientale di Napoli. Soprannominato “Totonno”, Juliano è stato un napoletano atipico, paladino di una napoletanità laboriosa, estranea agli stereotipi folclorisitci della pizza e del mandolino. Uno dei capitani storici del Napoli, dopo Hamsik e Bruscolotti per numero di presenze, collezionando in serie A 394 partite giocate con 267 goal. Disputando 16 campionati di cui due in Serie B. Calciatore che conserva il primato di presenza, ben 39, anche nelle coppe europee. Con 72 presenze in Coppa Italia contro le 96 di Bruscolotti, cede a quest’ultimo il record di presenze complessive in maglia azzurra che resta comunque altissimo: 505 contro 511 (superati poi entrambi a distanza di anni da Hamsik). Non solo, è entrato nel cuore della città anche per essere stato il primo napoletano convocato dalla Nazionale, disputando 18 partite e inserito nella rosa di ben tre mondiali: Inghilterra ’66, Messico ’70, e Germania ’74.
Daopo il ritiro
Tornato da dirigente al Napoli, curò l’acquisto di Ruud Krol e la sessione di mercato che nel 1984 portò all’ingaggio, dal Barcellona, dell’argentino Diego Armando Maradona, precedentemente scoperto da Lamberto Doni.
Dopo il ritiro è stato anche opinionista nella trasmissione televisiva Number Two in onda sull’emittente televisiva campana Canale 34 Telenapoli e condotta da Ivan Zazzaroni.
