Cronaca

Due anni fa l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, un uomo che morì nell’adempimento del proprio dovere

Roma, 26 luglio 2019: due anni fa l'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, un uomo che morì nell’adempimento del proprio dovere

Roma, 26 luglio 2019: due anni fa l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, un uomo che morì nell’adempimento del proprio dovere. Rega perse la vita sotto i fendenti del 19enne americano Elder Lee Finnegan.


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Due anni fa l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega

Sono passati due anni da quella maledetta notte in cui il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega perse la vita sotto i fendenti del 19enne americano Elder Lee Finnegan. Il giovane, insieme al complice Gabriel Natale Hjorth, avevano da poco rapinato un turista sottraendogli la borsa e lo avevano poi contattato telefonicamente per accordarsi sulla restituzione. Un ‘’cavallo di ritorno’’, il turista però aveva prontamente allertato i carabinieri che si erano presentati in luogo e orario prestabilito per arrestare i rapinatori. Fu a quel punto che il giovane Finnegan, trovandosi davanti i carabinieri, estrasse un coltello da caccia e sferrò dei micidiali fendenti a Mario Cerciello Rega senza lasciargli scampo.

L’arresto

Poche ore dopo, Elder Lee Finnegan e Gabriel Natale Hjorth vennero rintracciati e arrestati, tra un crescendo di dolore e indignazione in tutto il popolo italiano per la morte del carabiniere, ucciso nell’adempimento del suo dovere.

L’ergastolo

A distanza di due anni dall’omicidio, il 6 maggio 2021, i giudici della prima corte d’Assise di Roma hanno condannato all’ergastolo i due giovani americani. Alla lettura della sentenza, Rosa Maria Esilio, vedova del carabiniere Cerciello Rega, è scoppiata in lacrime e ha dichiarato: ‘’ è stato un lungo e doloroso processo. Questo non mi riporterà Mario. Non lo riporterà in vita, non ci ridarà la nostra vita insieme. Oggi è stata messa la prima pietra per una giustizia nuova e Mario rappresenta il precedente a cui chi avrà bisogno potrà appellarsi. La sua integrità è stata difesa e dimostrata nonostante da vittima abbia dovuto subire tante insinuazioni”.

A cura di Enrico Giorgio

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