Cronaca

A Napoli la classe dei cervelloni: un allievo su due si diploma con 100

Esame di stato, a Napoli la classe con il maggior numero di 100 e lode. Non è una novità per il liceo Sbordone

Arriva da Napoli la classe con il maggior numero di 100 e lode all’esame di Stato. Non è una novità per il liceo Sbordone che da anni sforna diplomati con medie eccellenti. Basti pensare che l’anno scorso 15 studenti avevano conquistato il 100 e lode oltre ad altri 42 il 100. Quest’anno, anche meglio: 17 gli studenti ad aver ottenuto il 100 e lode, di cui ben undici appartengono alla stessa classe, dove altri tre hanno ottenuto 100 come riportato da Il Mattino.

Esame di stato, a Napoli la classe con il maggior numero di 100 e lode

La VB del liceo Sbordone è composta da venti alunni con più della metà quindi da 100 e lode. La dirigente scolastica Maria Antonella Caggiano parla di “un traguardo ottenuto grazie all’impegno di tutto il corpo docente, capace di stimolare i ragazzi all’arricchimento culturale”. 

E così altri diciassette studenti avranno la possibilità di entrare nell’Albo nazionale delle Eccellenze istituito dal ministero dell’Istruzione nel 2007, che sceglie così di offrire un’adeguata valorizzazione delle eccellenze. Il record della classe dei cervelloni del liceo di Capodimonte è con molta probabilità anche napoletano se non addirittura campano, ma lo sapremo soltanto a fine luglio, quando il Mi pubblicherà i dati preliminari nazionali che negli ultimi anni mostrano come al Sud si ottengano risultati di eccellenza in crescita.

Le storie

Tra i cervelloni del liceo Sbordone c’è Roberta Fisciano, quasi 19 anni: “Gli ultimi tre anni sono stati complicati, per me come per tutti, sia studenti che docenti” ammette. “Abbiamo dovuto rivoluzionare il nostro metodo di studio e loro quello d’insegnamento. Credo che è proprio grazie a loro se abbiamo ottenuto questo 100 e lode, è frutto di un lavoro costruito nei cinque anni, in particolare negli ultimi tre, in cui i nostri docenti, davvero preparatissimi, ci hanno spronato al massimo“.

Decisivo, per il raggiungimento del traguardo “cervellone”, è stato il “lavoro in gruppo. Abbiamo sfruttato al massimo la tecnologia a disposizione, soprattutto quando siamo stati in Dad abbiamo trasformato un handicap in un vantaggio, creando gruppi di studio. Non ci siamo mai sentiti soli e chi era indietro è stato aiutato”.

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