Cronaca

Sono iniziati i lavori di bonifica del fiume Sarno: le parole del ministro dell’Ambiente Costa

Dopo lo sversamento di liquami dal fiume Sarno, che avevano invaso le strade tra Castellammare e Pompei, Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa è intervenuto per rassicurare i cittadini. Ecco cosa ha detto.

 

Fiume Sarno, parla il ministro Costa

Il ministro ha annunciato gli interventi per il fiume Sarno e ha parlato del piano di bonifica, che prevede operazioni a breve, medio e lungo termine

Il Sarno è uno dei fiumi più inquinati d’Europa e sta aspettando la bonifica da oltre 20 anni. Alcuni mesi fa ho promesso che avremmo lavorato insieme, con i sindaci, la regione, le comunità locali, i parlamentari di zona, abbiamo realizzato un Master Plan con interventi a breve, medio e lungo termine per portare finalmente questo fiume fuori dalla criticità. Gli abitanti del bacino sono esausti, e lo capisco.

Interventi complicati

Gli interventi da attuare sono numerosi, e non riguardano solo l’acqua del fiume

Stiamo rimuovendo  rifiuti e plastiche accumulate che ostruiscono il passaggio dell’acqua. Sono stati consegnati ai centri di smaltimento già 11.000 kg di rifiuti e sta per partire il secondo carico di simili dimensioni. A breve sarà attivo un censimento e un monitoraggio costante degli scarichi, con il supporto delle Forze dell’Ordine, provvedendo a fermare gli illeciti delle aziende e dei privati che scaricano illegalmente sostanze non consentite nel Sarno. Ci vorrà del tempo, ma non ci fermeremo.

La schiuma nelle strade

Secondo l’associazione stabiese Piazza Attiva, i rifiuti che si trovano sul letto del fiume potrebbero aver causato una reazione assieme al movimento dell’acqua, che avrebbe causato la formazione della schiuma.

Quali che siano le ragioni, lo strato bianco è rimasto sull’asfalto anche dopo che l’acqua era defluita di nuovo nel canale del fiume. Un episodio che arriva all’indomani dell’annuncio del Ministro dell’Ambiente Costa in merito agli interventi di risanamento del fiume Sarno, definiti come “urgenti” e “improrogabili” dallo stesso Ministro.

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