Cronaca

Furto di energia elettrica per casa e studio: arrestato medico di base a Sant’Antonio Abate

Da oltre 5 anni il professionista prelevava l'energia elettrica dalla rete pubblica

Un medico di base di Sant’Antonio Abate è stato arrestato per furto di energia elettrica. I Carabinieri della locale stazione hanno provveduto all’arrestato del 69enne del posto.

Medico di base arrestato per furto di corrente elettrica

I militari dell’arma insieme al personale dell’Enel hanno controllato l’abitazione e lo studio medico dell’uomo. Durante le operazioni è emerso come l’uomo trafugasse energia elettrica grazie a un allaccio abusivo diretto al cavo della fornitura pubblica.

La scoperta

Un valore di quasi 18mila euro per un furto che durava da circa 5 anni. L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. La scoperta è avvenuta grazie al controllo incrociato sui consumi della zona da parte dell’Enel della provincia di Napoli. E’ emersa l’anomalia sui consumi e così si è deciso di controllare l’utenza.

Il professionista di Sant’Antonio Abate oltre al processo dovrà pure restituire con gli interessi le somme non pagate in questi anni.

Non pagava le bollette da 20 anni

Le ultime bollette pagate a suo nome sono risalenti a venti anni fa. La notizia dell’arresto del dottore Camillo Abagnale, 69 anni, medico di base di Sant’Antonio Abate, incensurato, ex consigliere comunale e assessore, candidato anche alle ultime elezioni comunali ma non eletto con la lista Federazione Abatese in sostegno dell’attuale sindaco Ilaria Abagnale, sta facendo discutere e non poco la cittadina ai piedi dei Monti Lattari.

Arresti domiciliari

Ora, è agli arresti domiciliari e ora è in attesa del processo con rito direttissimo. I carabinieri hanno fatto un controllo in via Santa Maria la Carità dove vive e ha lo studio come medico di base di dottore Camillo Abagnale che tra l’altro è anche uno stimato chirurgo.

E li che i carabinieri hanno scoperto che mancavano i contatori e che l’energia elettrica verrebbe fornita grazie a un allaccio diretto sul cavo di rete dell’ente erogatore, completamente abusivo.

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