Cronaca

Incendio alla Città della Scienza di Napoli, dopo nove anni c’è una condanna

Incendio alla Città della Scienza di Napoli, c'è una condanna. La sentenza potrà comunque essere appellata dal vigilante

Dopo cinque anni e quattro mesi, arriva la condanna per l‘incendio della Città della Scienza di Napoli. Ad essere condannato è stato il vigilante Paolo Cammarota, già condannato in primo grado, poi assolto in appello. Nel pomeriggio di ieri, giovedì 7 luglio, i giudici di appello hanno firmato un nuovo provvedimento: 5 anni e 4 mesi per la distruzione di Città della Scienza, mentre è andato prescritto il reato di incendio come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Incendio alla Città della Scienza di Napoli, c’è una condanna

C’è un colpevole, dunque, dopo nove anni. La sentenza potrà comunque essere appellata dal vigilante. Accolta la ricostruzione della Procura di Napoli, al termine del lavoro dei pm Michele Del Prete e Ida Teresi, a proposito della presunta responsabilità del custode messo a guardia del colosso di Coroglio. In particolar modo, sono stati decisivi alcuni passaggi delle indagini condotte dopo il rogo. Tra questi, la testimonianza di un collega di lavoro di Cammarota, che fece emergere alcune presunte contraddizioni nella versione resa dallo stesso imputato.

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