Cronaca

Ischia, sfollati chiedono di rientrare nelle loro case: De Luca dice ‘no’

Ischia, De Luca "blocca" il ritorno degli sfollati in casa. Intanto scatta lo stato di emergenza ad Ischia

Vincenzo De Luca dice “no” al ritorno in casa degli sfollati di Ischia. Oltre 100 le persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni dopo l’alluvione della mattinata di sabato 26 novembre. Sono stati momentaneamente sistemati un albergo della zona ma in molti, almeno per oggi, hanno trovato accoglienza in casa di amici e parenti.

Ischia, De Luca “blocca” il ritorno degli sfollati in casa

“Abbiamo il problema di 170 sfollati che dobbiamo sistemare perché è inimmaginabile il ritorno nelle situazioni precedenti, sia perché molte abitazioni sono demolite, sia perché la situazione idrogeologica è quella che è», ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, parlando della situazione di Casamicciola sull’isola d’Ischia nel corso di un collegamento con Rainews24.

Frana Ischia, stato di emergenza per un anno

Scatta lo stato di emergenza ad Ischia. Uno stato di emergenza che durerà un anno dopo la frana con fiume di fango che ha causato una vittima, diversi feriti e oltre cento sfollati. Il governo ha già stanziato 2 milioni di euro per la messa in sicurezza e la ricostruzione.

La decisione è arrivata nella mattinata di domenica 27 novembre durante il Consiglio dei Ministri presieduto dalla Premier Giorgia Meloni, è arrivata su proposta del ministro per la Protezione civile e per il Sud, Nello Musumeci. Nominata commissario straordinario Simonetta Calcaterra. Il presidente del Consiglio Meloni, ha annunciato Musumeci, sarà in visita sull’isola di Ischia nei prossimi giorni.

Cos’è lo stato di calamità

La gestione delle emergenze, come previsto dall’articolo 2 del decreto legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018 “Codice della protezione civile”, consiste nell’insieme delle misure e degli interventi finalizzati ad assicurare soccorso e assistenza alle persone e agli animali colpiti da eventi calamitosi, la riduzione dell’impatto dell’evento e le attività di informazione alla popolazione.

Gli eventi emergenziali di protezione civile legati a calamità di origine naturale o all’attività umana, sono suddivisi in eventi che:

  1. possono essere fronteggiati con interventi in via ordinaria dai singoli enti e amministrazioni competenti;
  2. per natura o estensione comportano l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni e devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari;
  3. per intensità ed estensione hanno rilievo nazionale e devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari.

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