Cronaca

Il killer: «Sono pentito, ma sparai 27 colpi tra i passanti»

Il killer: «Sono pentito, ma sparai 27 colpi tra i passanti». Le parole ed il racconto choc di chi un anno fa uccise per sbaglio chi non c’entrava nulla.

Il killer: «Sono pentito, ma sparai 27 colpi tra i passanti»

Ricorda quella giornata come uno spartiacque. Era il 13 gennaio di un anno fa, quando gli consegnarono una bomba a mano, un mitra e una pistola 7.65, tutto il necessario per chiudere i conti con il clan rivale. Non doveva uccidere, no, doveva solo spaventare gli estorsori del clan Rinaldi, per riportare la zona del Mercato sotto l’egida del cartello di appartenenza, che – ora come allora – fa capo ai Mazzarella.


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Le parole di Carmine Campanile

Parla Carmine Campanile, classe 1980, detto ‘o ricc, nel corso di un verbale depositato pochi giorni fa nel corso del processo ai presunti killer di Ciro Colonna, il ragazzo estraneo alla camorra ucciso per errore assieme al target designato Raffaele Cepparulo. I killer colpirono Cepparulo, boss dei barbudos, poi si accanirono contro un ragazzino incensurato, che abitava in zona e che si era limitato a difendere gli occhiali nella fuga. Un gesto che poi gli costò la vita.

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