Tragedia nella giornata di mercoledì, 12 luglio, a Lodi dove Pasquale Izzo, 44enne napoletano è stato colto da un malore a causa delle temperature troppo elevate: è morto una volta arrivato in ospedale.
Lodi, 44enne napoletano morto dopo un malore
Pasquale si sarebbe sentito male mentre stava installando la segnaletica stradale a Lodi, trasportato in ospedale ha perso la vita. Secondo quanto riporta InterNapoli, l’uomo originario di Poggiomarino è stato soccorso da un collega per poi essere trasportato in pronto soccorso dai sanitari del 118. In ospedale però i tentativi di rianimazione sono risultati vani, ne hanno solo potuto constatare il decesso. Secondo le prime informazioni, il malore che lo ha stroncato è dovuto alll’eccessivo caldo.
I messaggi di cordoglio
Tanti i messaggi di cordoglio, tra questi quelli della segretaria generale per Pavia e Lodi della Cisl, Elena Maga che denuncia: “Un dramma assurdo quanto evitabile. Innanzitutto, c’è una circolare Inps che dice chiaramente che al di sopra dei 35 gradi centigradi, in edilizia, può scattare la cassa integrazione senza problemi. Poi, sotto il sole, in questa stagione, il lavoro su asfalto e cemento andrebbe messo in discussione e gestito assolutamente diversamente. Non bisognerebbe sempre arrivare ai morti alle situazione estreme per cambiare le cose. Bisognerebbe fare articolazione oraria in modo diverso. Lavorare di notte. Immediatamente farò un’interrogazione a Ats per vedere se venivano rispettate tutte le regole di lavoro e altrettanto faremo con la Prefettura. Non faremo passare inosservato questo lutto”.
“Non si può morire sul lavoro per il troppo caldo. Nelle ore più torride siano presi tutti gli accorgimenti per evitare tragedie come quella di Lodi – denuncia Nicola Fratoianni, ; segretario nazionale di Sinistra Italiana -. In questi giorni siamo di fronte ad un’ondata di caldo anomalo e a livelli insopportabili. Forse è il caso che nelle ore più torride vengano presi tutti gli accorgimenti utili ad evitare tragedie come quella accaduta oggi a Lodi”.
