Cronaca

Matricidio a Napoli, la confessione e i misteri: “È calato il buio, non ho più ricordi”

Litigano per la ricarica alla Playstation, madre uccisa dal figlio a Napoli. Il giovane accusato di omicidio volontario

Una lite per la ricarica della playstation prima del delitto del ragazzo di 17 anni che ha ucciso la madre a Napoli. Sarebbe stato l’utilizzo della console a scatenare la lite che ha portato all’omicidio di Filomena Galeone, uccisa dal figlio 17enne come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Madre uccisa dal figlio a Napoli: lite per la ricarica della playstation

La donna avrebbe richiamato il figlio per una ricarica della Playstation da circa 100 euro. Una discussione come tante tra genitori e figli, ma che in questo caso si è trasformata in tragedia. Il giovane ha ucciso la madre colpendola circa trenta volta con un coltello da cucina. Poi si è affacciato dal balcone, con le mani insanguinate e le ferite dai tagli che si è provocato nei colpi sferrati alla donna.

Le indagini

Il giovane è accusato di omicidio volontario, con l’aggravante della crudeltà, secondo un’ipotesi che questa mattina attende il vaglio di un giudice.

Il racconto

Il 17enne, nell’interrogatorio davanti al gip Draetta, sostiene di ricordare tutto, ma fino ad un certo punto. Fornisce dettagli in merito al coltello usato per uccidere la madre: “L’ho spezzato in due. L’ho spezzato, mettendo la lama sotto il piede, facendo leva sul pavimento, stringendo forte il manico”. In merito all’aggressione omicida nei confronti della madre, però, non ricorda nulla.

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