Cronaca

La ‘protesta’ del medico: “Non faccio più tamponi a chi non vuole il vaccino”

Covid, medico si rifiuta di fare tamponi ai no vax: il caso a Napoli. "Può farlo a pagamento in farmacia" dice al Mattino

Un medico si rifiuta di fare tamponi ai no vax. È la “scelta” di Pina Tommasielli, medico di famiglia, componente dell’unità di crisi regionale, in prima linea nella lotta al Covid sin dalla prima ondata. In una intervista al Mattino, il camice bianco ha spiegato: “Non per gli scopi che da questi sono perseguiti. Come medico sono tenuta ad operare in scienza e coscienza. Il rapporto col paziente si caratterizza sul piano della scelta e della fiducia, non dell’utilitarismo”.

Covid, medico si rifiuta di fare tamponi ai no vax

“Se un paziente va da un chirurgo e gli espone i suoi problemi di salute e il medico gli illustra il rimedio ma il paziente accetta solo alcune sue prestazioni per finalità utilitaristiche chiarendo che non crede a nulla di quello che il medico gli ha detto il chirurgo fai un passo indietro per la totale sfiducia espressa nelle sue capacità e conoscenze. Allo stesso modo io ritengo di fare il medico, non il burocrate. Ne ho visti tanti di pazienti morire a causa del virus anche tra amici e parenti. E in alcuni casi non ho potuto far nulla. Col vaccino si sarebbero salvati” ha spiegato.

Ecco perché “se il paziente non crede a nulla di quello che gli dico ma pretende da me una prestazione di tipo tecnico non basata su urgenza o necessità ma solo utilitaristica, finalizzata ad aggirare la vaccinazione, io ritengo che venga meno il rapporto fiduciario. E dunque non effetto quel tampone per quella finalità. Può farlo a pagamento in farmacia”.


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