Cronaca

Napoli, morto Gianni Nazzaro: il cantante aveva 72 anni

Con le sue canzoni romantiche ha segnato un tratto della musica leggera degli anni '70, è deceduto oggi al Gemelli di Roma

Il cantante e attore Gianni Nazzaro, che con le sue canzoni romantiche ha segnato un tratto della musica leggera degli anni ’70, tra le cui hit spicca “Quanto è bella lei“, è morto oggi al policlinico Gemelli di Roma, in seguito ad un tumore ai polmoni, all’età di 72 anni.

Morto Gianni Nazzaro

La notizia della scomparsa è stata data all’Adnkronos dalla sua compagna, Nada Ovcina. Era nato come Giovanni Nazzaro a Napoli il 27 ottobre 1948. Vinse il Festival di Napoli 1970 con “Me chiamme ammore”, mentre si classifica al primo posto ad “Un disco per l’estate” 1972 con “Quanto è bella lei”, forse il suo più grande successo, e due anni dopo con “Questo sì che è amore”.

Chi era Gianni Nazzaro, vita e carriera del cantante

Giovanni Nazzaro nato a Napoli il 27 ottobre 1948. Il debutto artistico avviene nel 1965, con lo pseudonimo di Buddy, imitando con successo le voci di Bobby Solo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e altri artisti in incisioni discografiche di secondo piano. Nel 1967 partecipa al Festival di Napoli con il brano “Sulo ppe mme e ppe te”, non accedendo però alla finale.

Finito questo periodo pionieristico si fa notare a “Un disco per l’estate” del 1968 con il brano “Solo noi”. L’anno successivo partecipa con “Incontri d’estate” al Cantagiro. Vince il Festival di Napoli 1970 con “Me chiamme ammore”, mentre si classifica al primo posto ad “Un disco per l’estate” 1972 con “Quanto è bella lei”, forse il suo più grande successo, e due anni dopo con “Questo sì che è amore”.

I successi

Tra i successi di Nazzaro, concentrati soprattutto negli anni Settanta, figurano “L’amore è una colomba” (1970), “Bianchi cristalli sereni” (1971), “Non voglio innamorarmi mai” (1972), “A modo mio” (1974, scritta da Claudio Baglioni ed Antonio Coggio), tutte presentate al Festival di Sanremo, ed “In fondo all’anima”.

Il Festival di Sanremo

Nazzaro partecipa al Festival di Sanremo 1983 con il brano “Mi sono innamorato di mia moglie”, scritto da Daniele Pace, ottenendo un buon esito commerciale. Nel 1987 tenta nuovamente di partecipare al Festival di Sanremo ma il brano da lui proposto, “Perdere l’amore”, viene scartato alle selezioni. Ironia della sorte, lo stesso brano viene ripresentato l’anno successivo da Massimo Ranieri (di cui Nazzaro si è sempre considerato un rivale, a causa delle stesse origini, umili e napoletane, dello stesso genere di canzoni e della stessa casa discografica per buona parte della carriera); e questa volta non solo viene selezionato, ma addirittura vincerà la manifestazione. Nazzaro polemizzerà a lungo con gli organizzatori per la sua esclusione.

In occasione del Festival di Sanremo 1994 fa parte del gruppo Squadra Italia, costituito per l’occasione, cantando il brano “Una vecchia canzone italiana”. Nel 1998 ha ricoperto il ruolo del padre di Sara De Vito (Serena Autieri) nella soap opera “Un posto al sole”, tornando nel cast principale nel 2009. Nel 2007 ha anche recitato nella soap “Incantesimo”.

Dal 2010 al 2016 partecipa assiduamente, anche come presentatore, alla trasmissione promozionale canora ‘MilleVoci’, in onda su un circuito di emittenti locali. Nel 2011-2012 è stato impegnato nello spettacolo musicale “Noi che, gli anni migliori” al Teatro Salone Margherita di Roma. Nel 2014 ha partecipato al programma “Tale e quale show”, condotto da Carlo Conti su Rai 1, vincendo una puntata interpretando proprio “Perdere l’amore”.

La vita privata: la moglie Nada

Gianni Nazzaro è stato legato a Nada Ovcina, che gli ha dato due figli: Giovanni Junior, nato nel 1973, e Giorgia, nata nel 1976. Dopo la separazione, si è legato a Catherine Frank (vero nome Pleite Armonia Del Carmen), una ex indossatrice francese, che gli ha dato due figli: Davide e Mattia.

Nel 2016 ha riallacciato i rapporti con la Ovcina dopo un grave incidente stradale che li ha visti coinvolti in Francia: il cantante ha perso un rene e ha rischiato di rimanere paralizzato. Nada, oltre ad essere stata la sua compagna, gli ha fatto anche da manager, agente e ufficio stampa.

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