Cronaca

Napoli, allagato il palazzo del Consiglio: giallo sulle cause

Impianti in tilt per diverse ore, ingenti danni in tre piani: non si esclude l'origine dolosa

Allagato il palazzo del Consiglio comunale di Napoli avvenuto nella mattinata di ieri, lunedì 27 giugno, non ci sarebbe alcuna perdita: è quindi giallo sulle cause. Secondo quanto riportato dal Mattino, si pensa già all’origine dolosa dell’avvenimento. Impianti in tilt per diverse ore e ingenti danni in tre piani.

Allagato il palazzo del Consiglio a Napoli

“Nessun problema di manutenzione e nessuna perdita d’acqua casuale”, si pensa così all’origine dolosa dell’avvenimento.

Nella mattinata di ieri un allagamento ha colpito la sede del Consiglio comunale di Napoli che ha sommerso d’acqua gli ultimi tre piani e l’ascensore. Sono state avviate le indagini e si attende ora l’esito di quanto verrà emerso nelle prossime ore.

Cosa ha provocato l’allagamento

A provocare l’allagamento sembra sia stata una fontana che si trova nell’area buvette. Pare che qualcuno possa aver manomesso il tappo di una fontana al fine di allentarlo. Questo avrebbe causato una pressione avvenuta durante la notte.

L’allarme

“Tutto qui è allagato”, un messaggio lanciato in piena notte e recapitato alla presidente del Consiglio Enza Amato. Sul posto sono intervenuti i tecnici della Napoli servizi e il direttore generale della partecipata comunale Ciro Turiello.

I danni

Sono ingenti i danni che si registrano al quarto piano pannelli deformati, altri crollati e le stanze e i corridoi completamente invasi. Al quinto piano, dove si è generata la perdita si sono completamente allagate l’area davanti alla buvette e le stanze. L’acqua ha poi invaso l’ascensore arrivando ai piani sottostanti.

Fuori uso anche l’impianto elettrico per diverse ore. Il palazzo, al netto di alcune stanze è stato dichiarato agibile. Al terzo piano è stato necessario rimuovere l’acqua dai pavimenti, ma grossi danni non sono stati registrati. L’allagamento ha coinvolto soltanto poche stanze, tra cui quelle di alcuni consiglieri del M5S.

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