Cronaca

Cardiologo arrestato a Napoli per false cartelle cliniche: “Contro di me complotto”

Per la Procura “anteponeva i suoi interessi alla vita dei pazienti”

Cardiologo arrestato a Napoli per false cartelle cliniche, si è tenuto oggi l’interrogatorio di convalida a Giuseppe De Martino: “Contro di me complotto”. Per la Procura “anteponeva i suoi interessi alla vita dei pazienti”.

Napoli, false cartelle cliniche: oggi l’interrogatorio al cardiologo

Si è tenuto oggi l’interrogatorio di convalida per il dottor Giuseppe De Martino, il cardiologo agli arresti domiciliari per concorso in falso ideologico e materiale, violenza privata e violenza o minaccia per costringere a commettere un reato.

L’uomo è accusato di avere esercitato pressioni su infermieri affinché somministrassero dei farmaci in assenza di un anestesista e di avere falsificato cartelle cliniche attestando falsamente la sua presenza durante interventi chirurgici.

L’interrogatorio

“Il dottore ha risposto alle domande del gip e ha dato la sua versione sulle accuse mosse contro di lui. Ha fornito inoltre le linee guida italiane e internazionali che consentono anche agli elettrofisiologi di somministrare quei farmaci contestati, per dimostrare che il suo operato è stato corretto. Del resto, il 50% degli elettrofisiologi italiani somministra quel tipo di farmaci e uno studio ha rivelato che non ci sono differenze, in termini di effetti collaterali ai pazienti, rispetto a quando a somministrarli sono gli anestesisti”.

Sulla questione della falsificazione delle cartelle cliniche, ha ribadito che il contratto che aveva con la Clinica Mediterranea prevedeva che ad operare fosse la sua equipe, senza contemplare espressamente la sua presenza e la partecipazione.

La Procura: “Anteponeva i suoi interessi alla vita dei pazienti”

Di diverso parere è la Procura, che in un 80 pagine di ordinanza parla di “un quadro estremamente allarmante in ordine alla personalità dell’indagato, quale soggetto particolarmente incline a delinquere, pronto a porre in essere condotte poste in essere con abuso dei suoi poteri, prevaricatrici, sopraffattorie, vendicative pur di realizzare i propri interessi, anteponendo gli stessi alla vita dei suoi pazienti che non esitava a mettere a rischio”.

Secondo la ricostruzione della Procura, De Martino e un collaboratore indagato avrebbero cercato di diffamare il direttore sanitario inviando alla moglie fotografie che lo ritraevano insieme cercando di farle credere che i due avessero una relazione.

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