Cronaca

Napoli, lettere gettate nei rifiuti: Poste Italiane apre un’inchiesta

Recentemente sono state ritrovate centinaia di lettere gettate tra i rifiuti a Napoli. Ora Poste Italiane ha avviato un’indagine interna. Le buste con indirizzi e dati personali erano state ritrovate nei bidoni in via Pietro Colletta, a Forcella.

Lettere nei rifiuti, Poste Italiane apre un’inchiesta

Una scoperta fatta pochi giorni fa e denunciata da Armando Simeone, assessore all’ambiente della 4 Municipalità che, in seguito a segnalazioni da parte della cittadinanza, aveva allertato la polizia municipale.

I primi sopralluoghi degli agenti dell’unità operativa San Lorenzo, comandata da Alfredo Marraffino, avevano accertato la presenza della grande quantità di lettere mai recapitate ai destinatari e contenenti comunicazioni di compagnie telefoniche, servizi postali e istituti di credito. Tutto il materiale, prelevato dagli agenti e restituito agli uffici postali, riguardava residenti della zona compresa tra Forcella e Castel Capuano che da tempo lamentavano la mancata consegna della posta presso le loro abitazioni.

Ad oggi, gli uffici postali della zona hanno recuperato la corrispondenza e provveduto alla sua distribuzione e consegna ai destinatari ma, al contempo, hanno avviato le indagini interne per verificare l’accaduto e individuare eventuali responsabilità. Anche i poliziotti municipali stanno portando avanti i controlli per verificare come le lettere possano essere finite nei rifiuti dal momento che non si tratta di un servizio esternalizzato.

«Da quando è stata data notizia del ritrovamento delle buste, molti abitanti della zona ci hanno contattato per informarci che da mesi i addirittura anni non ricevono alcuni tipi di lettereha dichiarato Simeone – spesso si tratta di bollette ordinarie ed estratti conto di banche per cui la maggior parte di loro fa riferimento a servizi online».

 «Chiediamo che si individuino in tempi brevi le responsabilità di quanto accaduto e che gli abitanti di questa zona possano ricevere i servizi come tutt gli altri cittadini – conclude l’assessore– sono tanti gli anziani o le persone che non possono usare connessioni internet e computer e che più di tutti sono stati danneggiati».

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