Cronaca

Scossa di terremoto a Napoli, trema la terra in zona Campi Flegrei

Leggera scossa di terremoto a Napoli nella notte. Un sisma di magnitudo 2.0 è stato registrato alle 3.28 di oggi, domenica 8 gennaio, nella zona dei Campi Flegrei, contraddistinta da una forte attività sismica. Seppur di leggera intensità, la scossa è stata avvertita da buona parte della popolazione, svegliata nel cuore della notte.

Napoli, scossa di terremoto nella notte: si balla in zona Campi Flegrei

In tantissimi, infatti, sui social hanno segnalato di aver sentito la terra tremare nel cuore della notte. “Scossa?” chiedono in molti, ed effettivamente l’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia conferma la scossa con i seguenti dati:

Un terremoto di magnitudo Md 2.0 è avvenuto nella zona: Campi Flegrei, il 08-01-2023 03:28:24 (UTC +01:00) ora italiana con coordinate geografiche (lat, lon) 40.826014.1400 ad una profondità di 2 km. Il terremoto è stato localizzato da: Sala Operativa INGV-OV (Napoli).

Napoli, il cratere del Vesuvio si sta abbassando: cosa succede

Il cratere del Vesuvio si sta abbassando. Le lievi scosse di terremoto che sono state avvertite sul Vesuvio in questi giorni “sono piccole fratture superficiali del cratere che dopo l’ultima eruzione del 1944 si raffredda, compatta e tende ad abbassarsi. Questo fenomeno ovviamente genera una fratturazione superficiale della crosta con lievi terremoti”.

Francesca Bianco, ex direttrice dell’Osservatorio vesuviano di Napoli e oggi alla guida del Dipartimento vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, spiega così le scosse che si sono verificate sul vulcano di Napoli.

Gli ultimi eventi sismici del Vesuvio – dice Bianco all’ANSA – hanno avuto una bassa magnitudine, come quello del primo gennaio con una scossa superficiale di magnitudo 2 nella zona del cratere. Si tratta di un po’ di sismicità a bassa energia nell’area craterica, dovuta a questo fenomeno gravitativo di contrazione del cratere. Piccole fratture che non vengono dal profondo e non c’è neanche una traccia di magma che degassa, visto che le piccole fumarole che ci sono non danno alcuna composizione anomala ora”.

Non preoccupano quindi le piccole scosse sul Vesuvio, come pure quelle registrate a Ischia: “Ne abbiamo registrate alcune – spiega Bianco – tra cui quella di magnitudo 1,4 avvenuta a Forio il 24 dicembre. Queste sono dovute alla grande circolazione di fluidi sotterranei che portano a una ultra-micro sismicità e in generale alla dinamica dell’intera isola che è in abbassamento“.

Redazione L'Occhio di Napoli

Redazione L'Occhio di Napoli: comunicati stampa, notizie flash, contributi esterni del giornale

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio