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Campania, la protesta dei navigator: da lunedì sciopero della fame

I navigator della Campania hanno annunciato l’inizio dello sciopero della fame e chiedendo l’intervento del Capo dello Stato. Al via da lunedì.

Navigator, da lunedì sciopero della fame

I navigator campani annunciano l’inizio dello sciopero della fame e chiedono l’intervento del Capo dello Stato. La nuova forma di protesta prenderà il via lunedì quando, davanti alla sede della Regione Campania, terranno un presidio.

La scelta di utilizzare «questa estrema modalità di espressione è dettata – spiegano – dall’atteggiamento del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che ad oggi non sta dando seguito agli accordi già sottoscritti nelle conferenze unificate Stato-Regioni del 17 aprile 2019 e del 27 giugno 2019, rifiutandosi di firmare la convenzione bilaterale con Anpal Servizi che stabilisce esclusivamente le modalità di intervento con cui i navigator dovrebbero operare, contraddicendo così fondamentali principi costituzionali: il diritto al lavoro e all’uguaglianza».

Il Comunicato

Lunedì 26 agosto 2019 alle ore 11, presso la sede della Regione Campania in via S. Lucia a Napoli, ci sarà una nuova manifestazione.

Seguirà, alle ore 11:30, una conferenza stampa durante la quale sarà annunciato l’inizio dello sciopero della fame da parte di alcuni componenti del gruppo dei vincitori del concorso. La scelta di utilizzare questa estrema modalità di espressione è dettata dall’atteggiamento del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che ad oggi non sta dando seguito agli accordi già sottoscritti nelle conferenze unificate Stato-Regioni del 17 aprile 2019 e del 27 giugno 2019, rifiutandosi di firmare la convenzione bilaterale che stabilisce esclusivamente le modalità di intervento con cui i navigator dovrebbero operare, contraddicendo così fondamentali principi costituzionali: il diritto al lavoro e all’uguaglianza. I

Navigator campani, con questa battaglia di civiltà e tutela del sistema costituzionale, pertanto chiedono parità di trattamento con i vincitori delle altre regioni italiane e che venga rispettato il diritto al lavoro e al contratto.

Si richiede inoltre l’intervento delle più alte cariche dello Stato, in primis, del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come garante della Costituzione e rappresentate dell’unità nazionale.

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