Lavoro

Questione Anm: riunione del sindacato Usb con il sindaco De Magistris

NAPOLI. Al tavolo sono presenti il Comune di Napoli, nelle persone del sindaco Luigi De Magistris, del Capo di gabinetto Attilio Auricchio e degli Assessori Enrico Panini e Mario Calabrese, l’Anm, nelle persone dell’Amministratore unico Ciro Maglione, del Direttore al personale Gennaro Narducci e del Responsabile delle relazioni industriali Eliseo Alimena e le parti sociali Cgil, Usb e Federmanager.

Il punto di vista delle istituzioni

Il sindaco apre la seduta concentrandosi su due questioni: assetto aziendale e quadro complessivo di Anm e prolungamenti per la notte di Capodanno.
Secondo De Magistris il concordato preventivo rappresenta la soluzione migliore da mettere in campo per raggiungere gli obiettivi: affrontare il debito e rilanciare l’Anm. Per farlo, De Magistris si rende disponibile ad aprire una fase diversa, in cui si possa ipotizzare di mettere sul mercato una parte, o solo un ramo, a competitor nazionali.

La risposta di Usb

L’Usb ritiene, anche alla luce della poca credibilità mostrata fin ora dalla proprietà, che non vi siano i tempi tecnici per discutere sui prolungamenti, ma che sia necessario produrre un serio piano industriale. Inoltre, abbiamo ribadito che il concordato preventivo sia sì una sconfitta, ma da cui ripartire.
Nei prossimi giorni, se non domani, dovrebbe esserci la nomina del giudice delegato alla procedura di concordato preventivo.
L’Unione sindacale di base grida da mesi che i vari protocolli (sia di marzo che di ottobre, entrambi non firmati da Usb), non avrebbero salvato l’azienda, ma che si sarebbe corso il rischio di spacchettamento e soprattutto l’apertura ai privati.

Le dichiarazioni di Marco Sansone

«È giunta l’ora della responsabilitàdichiara Marco Sansone del Coordinamento regionale Usb – bisogna individuare le ragioni di un percorso condiviso per un patto con i lavoratori e per la città».

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