Cronaca

Lo studio napoletano e i progetti di riqualificazione tra Napoli e Firenze

NAPOLI. L’architettura al centro della collaborazione tra il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e la Biblioteca di Firenze che passa anche dall’hotel Britannique in corso Vittorio Emanuele. L’interno è quello di rilanciare e rendere fruibili determinati spazi all’interno del MANN.

Il progetto in corso prevede innovazioni e miglioramenti per tutte e tre le strutture: al MANN ci saranno un ristorante gourmet, un auditorium, nuovi spazi fruibili in diversi orari, un bar e laboratori; l’hoter Britannique tornerà a splendere di luce propria con una serie di suite improntate sulla tradizione e le leggende napoletane; la Biblioteca di Firenze, infine, avrà una nuova sezione dedicata interamente ai periodici.

 

Il progetto

 

Artefice del progetto è lo studio napoletano Gnosis Progetti. I lavori sono guidati da Francesco Buonfanti che, come riporta Il Mattino, ha dichiarato: «Quella di Firenze era una gara internazionale da oltre 17 milioni di euro che con orgoglio siamo riusciti a vincere. A Napoli invece inizieremo i lavori a gennaio per il Mann che avrà servizi al pari di altri prestigiosi musei mentre l’hotel Britannique sarà un 5 stelle che vedrà elementi innovativi interni ed esterni. Per questa riqualificazione abbiamo vinto la gara privata in cui concorreva uno studio milanese, uno spagnolo e un tedesco».

Rossella Traversari, socio fondatore dello studio, spiega il progetto che riguarda l’hotel: «Abbiamo puntato su una nuova immagine, molto più forte, sarà un 5 stelle lusso e parlerà alla città, non solo ai turisti. Nei limiti delle normative vigenti la facciata richiamerà ciò che ci sarà all’interno. Avremo un mix di colori che ben si sposano con le riggiole tipiche napoletane. Poi un’anticipazione: sei delle suite saranno a tema su miti e leggende napoletane e infatti 12 artisti campani il 15 dicembre ci presenteranno i loro bozzetti».

Antonio De Martino, vicepresidente e socio fondatore, parla del MANN: «Dopo 20 anni il Museo Archeologico si dota di servizi essenziali come auditorium, laboratori bar e ristorante gourmet. Resterà aperto a prescindere dal museo con l’ingresso in Santa Teresa degli Scalzi e sicuramente sarà un ulteriore polo aggregativo della città».

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