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Vincenzo De Luca con Minniti: “Dal governo cialtronata propagandistica”

NAPOLI. Vincenzo De Luca, in una intervista di questa mattina a Radio 24, ha parlato della corsa alla segreteria del partito democratico e della “cialtronata propagandistica” relativa a “inceneritori sì – inceneritori no” in Campania.

Perché il Pd ha perso?

“Abbiamo perduto il mondo della scuola, della pubblica amministrazione, fatto una legge sugli appalti e una riforma delle province disastrose, abbiamo mostrato sordità totale sulla sicurezza urbana, sono state fatte cose importanti per i migranti dall’ex ministro Minniti ma non per la sicurezza urbana. Come partito inoltre abbiamo avuto una immagine di supponenza e presunzione, di aristocratismo. Abbiamo perduto inoltre perché non abbiamo avuto il coraggio di proporre un piano per il lavoro, lasciando a sé stessa una intera generazione soprattutto al Sud” ha detto il governatore regionale della Campania.

Vincenzo De Luca sostiene Marco Minniti

Marco Minniti e Luca Zingaretti si sono candidati alla segreteria del Pd, forse si candiderà anche Maurizio Martina: “Tre candidati che sono persone stimabili e per bene, il dibattito si svolgerà in un clima di rispetto e serenità. Io sostengo Marco Minniti, uomo del Sud e perché si spende per la sicurezza. Il rinnovamento del partito si fa sui temi del lavoro e della sicurezza. Altrimenti è giusto che ce ne andiamo a casa”.

Vincenzo De Luca contro il governo Lega-M5S

“Gli esponenti del governo hanno messo in atto una cialtronata propagandistica di proporzioni colossali: come mai questa crociata sui termovalorizzatori e sulla Campania? Stanno parlando di una tematica che riguarda la regione senza consultare la Regione: è solo propaganda, hanno creato una immagine falsa della realtà. Io non ho preclusioni ideologiche sui termovalorizzatori. Dieci anni fa lo volevo fare a Salerno, alla fine mi è stato impedito di farlo dal governo di centro destra. I primi responsabili del fatto che non abbiamo un altro termovalorizzatore in Campania sono i governi di centro destra. Questo vorrei dire a Salvini” ha aggiunto De Luca.

Vincenzo De Luca: “Ora non sono previsti altri termovalorizzatori”

“Oggi non prevediamo altri termovalorizzatori e non per ragioni ideologiche ma per ragioni economiche. In questi anni è diminuita la produzione dei rifiuti e aumentata la raccolta differenziata, a meno che non si vogliano bruciare le palle dei ministri del governo” ha detto provocatoriamente De Luca.

Che poi si è rivolto a Matteo Salvini: “Caro Salvini, se sei convinto che ci vogliano cinque termovalorizzatori, domani nomina cinque commissari e falli, come si fa nei paesi seri. Altrimenti restano solamente chiacchiere”.

Il piano rifiuti della regione Campania

Vincenzo De Luca ha aggiunto: “O incrementi la differenziata e non fai i termovalorizzatori, oppure li fai e blocchi la differenziata. Quello che si può fare realisticamente è avere un’altra linea all’impianto già esistente di Acerra, una linea di riserva”.

“Noi intendiamo realizzare 15 impianti di compostaggio e a Pomigliano i Cinque stelle sono contro – ha precisato De Luca – vogliamo incrementare la lavorazione dell’umido in loco e raggiungere il 60% di raccolta differenziata, ora siamo al 53%”.

Il governatore regionale ha ribadito che con lui nessuno del governo, nell’affrontare i temi dell’ambiente in Campania, si è confrontato: “Con me Salvini e Di Maio non hanno parlato neanche dell’esercito nella terra dei fuochi, è una cialtronata propagandistica. A luglio del 2017, investendo 10 milioni, abbiamo firmato un protocollo per 8 droni e 500 tablet per il controllo del territorio, facendo un lavoro di controllo che non spetta alla Regione. E i ministri del governo vengono a Caserta a fare che? A firmare un protocollo contro i roghi: quattro ministeri più la Regione, ossia i ministeri di ambiente, sviluppo, interno, sanità e infine la Regione Campania”.

La chiosa sulle primarie

Il governatore regionale ha chiosato sulle primarie: “Chi arriva primo deve fare il segretario, ma chi arriva primo senza superare il 50% deve sottoporsi al voto dell’assemblea”.

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