Cronaca

Alternanza scuola-lavoro, i numeri: “Più di 200.000 studenti coinvolti”

NAPOLI. «Soltanto quattro anni fa eravamo di fronte al 44% di disoccupazione giovanile, al 18% di abbandoni scolastici e con oltre 2 milioni di ragazzi che non studiano e non lavorano. Oggi la situazione è migliorata: 1 milione e 200.000 studenti in tutta Italia fanno esperienze di Alternanza scuola-lavoro e per questo c’è bisogno del contributo degli ordini professionali, che possono spalancare le porte del mondo del lavoro agli studenti». La dichiarazione, riportata da Il Mattino, è del sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, intervenuto al forum “Le nuove frontiere delle professioni e del mondo del lavoro”, che si è tenuto all’Università degli Studi di Napoli Federico II a Monte Sant’Angelo.

All’incontro, promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, hanno partecipato oltre 1500 studenti.

 

«La scuola del saper fare»

 

«La nostra idea – ha detto Toccafondi, parlando dell’Alternanza scuola-lavoro – è che la scuola debba essere quella del sapere ma anche del saper fare. E dunque conoscenze e competenze, anche perché abbiamo 60.000 aziende alla ricerca di nuove figure professionali. L’alternanza scuola-lavoro è scuola a tutti gli effetti: storia, italiano e geografia ma anche esperienze vere, con i ragazzi fuori dalle quattro mura degli istituti scolastici».

Nonostante le proteste dei giorni scorsi, Toccafondi ha ribadito: «I giovani rappresentano il futuro del nostro Paese, occorre mettere in campo ogni sforzo per agevolarne la crescita e la consapevolezza personale, oltre allo sviluppo delle conoscenze indispensabili per il loro inserimento nella vita attiva – ha dichiarato Vincenzo Moretta, presidente Odcec Napoli -. L’Ordine dei commercialisti di Napoli è stato il primo in Italia a istituire una commissione per porsi come punto di riferimento per i giovani sin dalla scuola».

«L’Alternanza scuola-lavoro in Campania è una realtà e rappresenta una misura strategica per il futuro dei giovani. È un percorso – ha sottolineato Luisa Franzese, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania – che abbiamo avviato in sinergia con gli ordini professionali, le università e le imprese con l’obiettivo di aprire le scuole al territorio e costruire per i ragazzi patti formativi idonei».

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