Cronaca

Partorisce bimbo morto, parenti contro i medici: “Troppo tempo per l’esito del test Covid”

Bambino nato morto a Napoli, la Sanatrix si difende dalle accuse di aver provocato la morte del feto al fine di non rischiare contag

Emergono dettagli sulla tragica vicenda del bambino nato morto Napoli nella serata di giovedì 5 novembre. La tragedia si è consumata presso la clinica Sanatrix dove i familiari della partoriente, una donna di Chiaia, hanno inveito contro il personale sanitario.

Bambino nato morto Napoli, il giallo del tampone

L’accusa è di aver perso ore decisive in attesa dell’esito del tampone (la donna aveva la febbre), non hanno voluto procedere al parto come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino nell’articolo a firma di Leandro Del Gaudio.

La replica della clinica

La dirigenza della Sannatrix ha diramato una nota con la quale respinge l’idea di aver provocato la morte del feto al fine di non rischiare contagi dalla partoriente. “Nessun primario, medico, né tanto meno il direttore sanitario della clinica Sanatrix, ha mai dato nessuna disposizione per fermare o ritardare alcun parto se non urgente” si legge nella nota.

“Siamo profondamente dispiaciuti per quanto accaduto ma occorre ristabilire la verità dei fatti per non aggiungere dolore ad altro dolore. Rispetto a quanto accaduto la notte scorsa è doveroso precisare che la partoriente è stata sottoposta non solo a tampone per Sars cov2 ma all’ingresso in pronto soccorso anche a test sierologico che in circa 10 minuti ha dato un risultato negativo. Tale protocollo è previsto proprio per poter gestire le emergenze in attesa degli esiti del tampone molecolare che richiedono più tempo. Con l’esito negativo del test sierologico sulla signora, qualsiasi emergenza poteva essere gestita dai medici curanti, senza alcuna limitazione da parte del primario o del direttore sanitario, non potendo mai immaginare di ritardare un’urgenza medica o chirurgica.

Sia il Primario del reparto di ginecologia, sia il direttore sanitario, vista l’ora in cui si sono svolti i fatti, non erano presenti nella struttura né tanto meno hanno impartito ordini ostativi al parto, visto che sono stati informati solo dopo l’evento, come è facilmente ricostruibile dal magistrato prontamente intervenuto. Il personale medico, paramedico, infermieristico e di sicurezza della Clinica Sanatrix sono ben consci dell’accaduto e pronti a ricostruire la verità dei fatti, smentendo l’inverosimile e fuorviante ricostruzione dei fatti apparse sui social.

Ogni altra ricostruzione dei fatti è pura speculazione su una tragedia che non merita ulteriore dolore, se non altro per rispetto ad una famiglia la cui sofferenza non è neanche lontanamente immaginabile. La direzione della clinica Sanatrix dichiara la piena fiducia nell’operato della magistratura, auspicando una rapida ricerca della verità che possa ristabilire la dignità professionale del Primario, delle ostetriche e degli altri operatori ingiustamente coinvolti”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio