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Bimbo morto a Napoli, il racconto shock di Mariano Cannio: “Ho lasciato cadere Samuele, poi ho mangiato una pizza”

Bimbo morto a Napoli, che cosa ha detto domestico Mariano Cannio, in cella con l'accusa di omicidio. "L'ho lanciato, poi una pizza"

Bimbo morto a Napoli, arrivano le dichiarazioni del domestico Mariano Cannio, in cella con l’accusa di omicidio: “Ad un tratto l’ho preso in braccio e sono uscito fuori al balcone. Giunto all’esterno con il bambino tra le braccia mi sono sporto ed ho lasciato cadere il piccolo. Ho immediatamente udito delle urla e mi sono spaventato consapevole di essere la causa di quello che stava accadendo”, ha raccontato.

Bimbo morto a Napoli, cosa ha raccontato il domestico Mariano Cannio

Sono parole da brividi quelle pronunciate da Mariano Cannio, il 38enne accusato dell’omicidio del piccolo Samuele, precipitato nel vuoto venerdì scorso a Napoli, mentre rendeva sommare informazioni: “Sono fuggito a casa e – ha poi aggiunto – sono andato a mangiare una pizza nella Sanità”.

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