Al largo della coste di Capri, nei pressi della Grotta Azzurra, la Soprintendenza ha ritrovato e recuperato un reperto preistorico risalente con ogni probabilità all’epoca neolitica.
Capri, recuperato reperto preistorico risalente al neolitico
I reperti in ossidiana, che sono stati rilevati nella giornata di ieri lunedì 20 novembre, sono vari e dispersi sul fondale in un’area di dimensioni vaste e dovrebbero far parte del carico perso da una nave di epoca neolitica.
Il recupero
Le squadre hanno provveduto al posizionamento dei reperti, constatando una disprsione di evidenze su un’area ben maggiore di quanto si pensasse, ad una profondità tra i 30 e oltre i 40 metri e al recupero di quello che doveva essere il carico di una nave neolitica.
Il reperto recuperato presenta “sulla superficie tracce di scalpellature e lavorazione, misura circa 28 x 20 cm per un’altezza di 15 cm ed un peso di quasi 8 kg” e adesso si attendono i lavori di pulizia e restauro. Il Soprintendente ha evidenziato come “si renda necessaria la realizzazione di un rilievo estensivo del fondale di tipo strumentale, per verificare l’eventuale presenza dello scafo o di altro materiale di carico e per orientare lo scavo diretto, in un contesto particolarmente difficile per le indagini e il recupero di materiali antichi, soprattutto di una certa consistenza, determinata dalle quote molto basse del fondale. La collaborazione con i sommozzatori della Polizia si è rivelata fondamentale, grazie alla loro grande perizia nel gestire situazioni di una certa complessità”.
