Castellammare, sconti di pena per un’imprenditrice e altri due imputati
Condanna per estorsione aggravata ad Olga Acanfora, arrivano gli sconti dodici anni dopo la vicenda finita nel mirino degli inquirenti

Arriva la condanna per Olga Acanfora, imprenditrice e in passato presidente del gruppo Piccola Industria Napoli. Sette anni dopo il primo grado e a 12 dai fatti contestati, la Corte d’Appello ha concesso gli sconti di pena nella giornata di ieri, martedì 6 luglio.
Condanna ad Olga Acanfora, arrivano gli sconti
L’imprenditrice si è vista ridurre la condanna da 8 a 5 anni con le attenuanti generiche, ma la conferma del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino. Esclusa l’aggravante per Alfonso Di Vuolo e Massimo Di Mario, condannati a due anni e otto mesi.
La vicenda
La vicenda risale al 2009 quando l’imprenditrice ottenne l’intervento del clan D’Alessandro e uno sconto di 200mila euro sui lavori, anche tramite l’interessamento del consigliere comunale pd Gino Tommasino. In cambio pagò una finta consulenza da 17mila euro al nipote del boss Sergio Mosca, Alfonso Di Vuolo, il tutto pochi giorni prima dell’omicidio dell’esponente politico di Castellammare di Stabia.