Cronaca

Davide non vede la figlia da 7 anni: “Sono disperato, aiutatemi”

Il dramma di Davide, non vede la figlia, che vive con la mamma a Zanzibar, da 7 anni: "Sono disperato, aiutatemi"

Il dramma di Davide, che non vede la figlia, che vive con la mamma a Zanzibar, da 7 anni, tranne una breve parentesi due anni fa: “Sono disperato, aiutatemi” . Un appello con la speranza di poter riabbracciare sua figlia. La vicenda di Davide è piena di sofferenze.

Davide non vede la figlia da 7 anni: “Sono disperato, aiutatemi”

Ad appellarsi ai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Portici, con la speranza di poter riabbracciare la sua bambina di 7 anni, è Davide Napolitano un 44enne di Portici, che oggi torna a chiedere aiuto per potersi riconciliare con la sua piccola. L’epicentro della storia è proprio Zanzibar dove Davide, impegnato nel settore turistico da sempre, ha conosciuto sua moglie tra il 2013 e il 2014. Dalla loro unione è nata la piccola L.

La rottura del rapporto

La coppia successivamente si trasferisce a Portici, ma la moglie lo lascia improvvisamente e per motivi familiari torna in Tanzania con il permesso di Davide per far viaggiare la piccola. A quel punto, tra difficoltà e battaglie legali, Davide cerca di riportare sua figlia in Italia. Nonostante le innumerevoli denunce, e anche una piccola parentesi in cui hanno fatto rientro in Italia nel 2019 perché la bambina aveva bisogno di cure mediche, sono anni che Davide non vede sua figlia, a eccezione di qualche foto inviatagli dalla madre.

L’appello del padre disperato

“Voglio solo poter stare con mia figlia, in Italia, dove è regolarmente inserita nello stato di famiglia di mia madre e dove dovrebbe crescere ed avere un’istruzione adeguata – spiega Davide Napolitano -. Mi è stata sottratta senza permesso e senza che nessuno muovesse un dito: nel 2019, quando sono riuscito a convincere sua madre a rientrare in Italia, sono arrivato al punto da richiedere che il passaporto venisse bloccato, visti i precedenti. Ma, con la scusa di andare a trovare dei parenti a Ravenna in quel periodo, e nonostante un ulteriore documento fatto firmare alla madre con cui si impegnava a rientrare a Portici dopo la breve visita al Nord, è riuscita a riportarla a Zanzibar aiutata dal suo governo. Ma non mi arrendo e sono pronto a lottare per mia figlia, appellandomi alle istituzioni nazionali e internazionali”.

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