Cronaca

Droga sui monti Lattari, soldatessa venezuelana coinvolta nell’intrigo

Droga sui Monti Lattari: coinvolta una soldatessa del Venezuela. Tra i protagonisti della vicenda, dunque, c'è Andreina Rivas

Una soldatessa del Venezuela coinvolta in un giro di droga sui Monti Lattari. Una storia che emerge dal triangolo amoroso tra sesso e droga dopo la vicenda dell’arresto di un 46enne di Scafati e una 31enne del Venezuela, scoperti in un hotel di Lettere in possesso di oltre un chilo e mezzo di cocaina purissima, subito dopo il tentativo di suicidio di un’altra donna, lei spagnola ma di origini colombiane come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Droga sui Monti Lattari: la figura della soldatessa del Venezuela

Tra i protagonisti della vicenda, dunque, c’è Andreina Rivas, una soldatessa dell’esercito nazionale Bolivariano del Venezuela, tra le più potenti organizzazioni del traffico internazionale di cocaina sotto la sigla del “Cartel de los Soles”, ovvero il cartello dei Soli. Il dettaglio è emerso nelle scorse ore, in seguito alla scarcerazione della donna. Una vicenda iniziata tre settimane fa, sulle colline dei monti Lattari, dove puntualmente vengono scoperte piantagioni di canapa indiana. 

In quella circostanza, i tre protagonisti presero una stanza di un albergo nel centro di LettereUna donna si allontanò, iniziando a vagare chiedendo aiuto, prima di tentare il suicidio lanciandosi nel vuoto. All’arrivo dei carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, dopo una lunga ed estenuante trattativa, la donna cittadina spagnola, di origini colombiane era stata bloccata e tratta in salvo, prima di essere ricoverata in ospedale.

Il giro di droga

La donna diede una sommaria spiegazione del suo gesto, ma la sua storia era apparsa confusa. Nella stanza 103 di quell’albergo, i due conoscenti della donna furono trovati in possesso di oltre un chilo e mezzo di cocaina per un controvalore di circa 120mila euro e 3650 euro in banconote di vario taglio. In carcere a Poggioreale è finito I.B. 46 anni, venditore di auto e orologi residente a Scafati, già noto alle forze dell’ordine, in passato coinvolto in un’inchiesta sul traffico di droga, ma assolto. Durante l’interrogatorio di convalida, il 46enne si è autoaccusato del possesso del grosso quantitativo di droga.

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